21 Dicembre 2014

Convegno dell’estrema destra a Milano

Fonte:

la Repubblica edizione di Milano

Autore:

Matteo Pucciarelli

Al raduno blindato dei fascisti europei un’ex maroniana e il consigliere di FI

In trecento a contro-presidio dell’Anpi “Questi episodi calpestano i nostri valori”

Trecento persone davanti alla sede della Camera del Lavoro di corso Porta Vittoria per la manifestazione antifascista, altre trecento dentro una sala d’albergo a Maciachini per il raduno della “Internazionale nera” organizzato da Forza Nuova. La protesta per l’arrivo in città dei camerati si chiude senza incontri ravvicinati, anche se il dato politica resta: per la seconda volta nel giro di due settimane gruppi e formazioni neofasciste riescono a incontrarsi nonostante gli appelli del sindaco Giuliano Pisapia e di tutto il mondo della sinistra, dal Pd alla Cgil, dall’Anpi a Sel passando per Rifondazione. «Speriamo che l’anno venturo, settantesimo anniversario della Liberazione — ha detto Roberto Cenati, presidente dell’Anpi — resti sgombero da episodi come questi. Milano è medaglia d’oro della Resistenza, i suoi valori non devono essere calpestati».

Al tavolo dei relatori del convegno “Europa una, grande, libera” — primo incontro italiano della Alliance for peace and freedom — c’era anche la consigliera regionale, eletta con la Lista Maroni, Maria Teresa Baldini (ora passata al misto Popolari per l’Italia ). Il leghista Ettore Fusco, il consigliere metropolitano che richiese l’utilizzo di una sala della sede della Provincia, aveva fatto marcia indietro, ma la Baldini no: ha salutato i presenti attaccando Pisapia: «Ho sentito le sue parole contro questa manifestazione e mi hanno lasciato sbalordita, ognuno ha diritto di dire la propria». Del resto la Baldini non è nuova a uscite quantomeno discutibili. Come quando propose di chiudere i rom nelle caserme e censire i bambini con la tbc; un’altra volta disse che le «mense sono a rischio infezione se nelle cucine lavorano gli immigrati».

In sala c’era anche il consigliere comunale di Forza Italia Fabrizio De Pasquale. «Non sono qui per partecipare— ha spiegato — ma sono molto infastidito per il fatto che non abbiano potuto usufruire di uno spazio pubblico». La sala dell’hotel Milton, dove gli organizzatori hanno dovuto ripiegare dopo il diniego di Palazzo Isimbardi era piena: molti giovani, in buona parte con la nuova divisa d’ordinanza del partito neofascista, cioè camicia bianca e collana con croce celtica al collo. Sono intervenuti esponenti della galassia nera di Spagna, Svezia, Francia, Inghilterra, Germania, Grecia Invettive contro il «mondialismo sionista», gli «invasori africani disposti a uccidere per entrare in Europa» e così via, a difesa della «famiglia tradizionale» e della «civiltà cattolica». Ma niente saluti romani: troppi cronisti in sala. Quelli più tardi, durante la festa prenatalizia alla sede di Forza Nuova in piazza Aspromonte.