17 Marzo 2023

Consiglio comunale di Brescia non approva la definizione operativa dell’IHRA

Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia in Loggia si muovono uniti. Lo hanno fatto anche ieri nel denunciare lo «stravolgimento» della mozione da loro proposta nel consiglio comunale del 10 marzo che chiedeva di adottare la definizione operativa di antisemitismo sancita dall’Ihra (International holocaust remembrance alliance). «Mozione emendata dai consiglieri più a sinistra, salvo poi non essere approvata per mancanza di numero legale» ricordano i capigruppo Mattia Margaroli (FdI), Massimo Tacconi (Lega) e il consigliere Paolo Fontana (FI), che lanciano accuse pesanti: «Con l’uscita di scena di Del Bono stanno prendendo il sopravvento forze più estremiste, che tentennano sull’antisemitismo». E ricordano a tal proposito il gemellaggio tra Brescia e la città lituana di Kaunas, congelato dopo la denuncia dell’associazione Italia-Israele: quella città ha dedicato vie e statue a patrioti filonazisti.
«Altre città governate dal centrosinistra, come Firenze, hanno approvato la mozione originale e in modo unitario mentre in Loggia la sinistra ha voluto metterci mano» attacca Margaroli, rifacendosi al duro j’accuse dell’associazione Italia-Israele di Brescia che se la prende con l’amministrazione comunale: «Togliendo e annullando ogni chiaro ed esplicito riferimento ai comportamenti antisemiti ne svilivano, umiliavano e vanificavano il significato». L’associazione Italia-Israele valuta come «inquietante» il «disinteresse» mostrato da sindaco e vicesindaco, assenti sia all’incontro del 3 febbraio avuto dai vertici del sodalizio con il presidente del consiglio comunale Cammarata e l’assessore Fenaroli, sia nel consiglio comunale quando si doveva decidere sulla mozione. E denuncia «la gravità dei comportamenti, inaccettabili per una città che è medaglia d’argento per la Resistenza» e condanna «l’asservimento alle posizioni pericolosamente negazioniste». Tacconi si dice «sconcertato dalla posizione del centrosinistra» e «colpito che Castelletti non sia intervenuta su questo tema, dove la maggioranza è sembrata fortemente lacerata».

Per Fontana è «incomprensibile che la mozione avanzata dall’associazione Italia-Israele sia rimasta sconosciuta all’intero consiglio comunale per due anni». E inoltre gli emendamenti proposti «ne stravolgono completamente il significato, rendono la mozione non chiara nella condanna all’antisemitismo, su cui la sinistra in Loggia ha tentennamenti gravi». Simona Bordonali (Lega) fa una lettura più politica: «Si evidenzia quale sarà la direzione del nuovo candidato sindaco, Laura Castelletti. È evidente che la sinistra più radicale e anti-israeliana, la sinistra modello Shlein (che però ha origini ebraiche, ndr) sta avendo preponderanza. Non mi stupirei di vedere in lista con Castelletti qualche palestinese». Tutti d’accordo nel riproporre la mozione «una volta che avremo vinto le elezioni».

In quanto all’estenuante temporeggiamento di FdI sull’ufficializzazione di Rolfi come candidato sindaco centrodestra, il capogruppo Margaroli, precisa: «Oggi dimostriamo per l’ennesima volta che il centrodestra a livello locale è unito. Attendiamo fiduciosi le decisioni degli organi regionali e nazionali di FdI. Credo sia questione di giorni».

 

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