25 Giugno 2020

Condanna a due anni per un neofascista milanese

Fonte:

Corriere della Sera edizione di Milano

«Mussolini? Troppo buono» Condannato Jonghi Lavarini

«Se vogliamo dirla tutta – si era  lanciato il 28 maggio 2014 nel programma tv «Le iene» su «Italia 1» a commento dei risultati delle elezioni europee l’esponente dell’estrema destra milanese Roberto Jonghi Lavarini – l’unico errore vero di Mussolini è che è stato troppo buono con i suoi oppositori politici», e in fondo «un goccino di olio di ricino è digestivo, aiuta anche al dimagrimento, è tutta salute ti fa ragionare», insomma «al limite un goccio d’olio non si nega a nessuno». Se poi una figlia sposa un ragazzo ebreo, «lei con chi fa sposare sua figlia, con uno analfabeta, morto di fame, con l’Aids, drogato, ebreo e comunista? No, e allora perché deve affibbiarlo solo a me?». E per aver così esaltato principi, fatti e metodi del fascismo, e propagandato idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale, che Jonghi Lavarini è stato condannato per apologia del fascismo a due anni dal Tribunale (presidente Luisa Balzarotti) su richiesta del pm Piero Basilone.