15 Giugno 2014

Concerto Nazi-Rock a Brugherio

Fonte:

Il Giorno

Autore:

Luciana Grosso

Concerto naziskin, allarme rientrato

Evento e anticorteo vanno a Brugherio

Atteso a Carugate, è stato spostato in Brianza: «La nostra? Solo una festa»

SONO le 17 e 32 quando dal pub discoteca Lost Town, nella zona industriale di Brugherio (dopo che si pensava dovesse essere a Carugate), partono le prime note di musica nazirock. A suonarle è una tra le band ospiti al centro del concerto organizzato da Hammerskin, gruppo di ispirazione nazista nato da una costola della destra razzista americana del Ku Klux Klan. Per la giornata hanno affittato un locale nel cuore della zona industriale di Brugherio e convocato qui, in questo angolo di pianura industrializzata, tutti quelli che, da tutta Europa, si riconoscono nella comunità.

MENTRE le prime note si diffondono per il piazzale antistante la discoteca, anche il pubblico inizia a farsi vivo: ci sono famiglie intere, qualche ragazza, poche in verità, qualche camerata azzimato e moltissimi giovani uomini. Hanno il fisico curato, i capelli corti, ma solo di rado rasati, un abbigliamento spesso, ma non necessariamente, scuro, qualche maglietta nera del gruppo Lealtà e Azione e la pelle istoriata di tatuaggi fittissimi e dall’inequivocabile significato. Il più frequente, sui bicipiti che spuntano dalle magliette è quello dei due martelli in marcia, simbolo del movimento e che, nella simbologia neo nazi indicherebbero i martelli che serviranno nel prossimo futuro ad abbattere le minoranze etniche e religiose che, oggi, minano la tradizione e la supremazia della Nazione Bianca. Sarà. Eppure qui, nel sabato pomeriggio appiccicoso della zona industriale di Brugherio, di minacce, di martelli, di violenza e persino di supremazia se ne vede poca: gli Hammerskin sono chiusi nel locale che li ospita. Fuori, nel caso le cose si mettessero male, un fitto cordone di polizia in tenuta antisommossa. COSÌ, quando il concerto inizia, tutto sembra tranquillo, non fosse che per le parole, dall’esplicito sapore razzista, che si intercettano nelle canzoni. Fuori dal locale, a fare la guardia alla porta due Hammerskin di poco più di vent’anni, che sono gentili ma fermi nel trincerarsi dietro un fitto “no comment”: non rivelano nulla sulla serata, né quanti sono i partecipanti attesi, nè su quali gruppi suoneranno, né su cosa faranno dei proventi della loro serata, né sulla loro vicinanza al gruppo neonazista greco Alba Dorata. Niente. Solo su un tema si sbottonano un po’: il presidio democratico che manifesta contro di loro e che proprio non gli va giù: «Non so perché manifestino contro di noi – dice uno di loro – ormai non ci facciamo caso, succede sempre, ogni volta che andiamo in un posto, ma ogni volta non ne capisco il motivo: abbiamo preso un locale, abbiamo pagato l’affitto, abbiamo invitato i nostri amici e ci facciamo una festa dentro, fine della storia».

UNA LETTURA lineare, forse, che però non convince il centinaio di manifestanti che, a piedi e in bicicletta, hanno attraversato il centro di Brugherio scandendo slogan antifascisti e appellandosi alla Costituzione e chiedendo, chiaramente, che la loro città non ospiti mai più manifestazioni di stampo nazista, feste private incluse.