23 Aprile 2019

Concerto di musica identitaria in provincia di Verona in occasione del compleanno di Adolf Hitler

Fonte:

Corriere del Veneto Venezia e Mestre

Autore:

Davide Orsato

Rock e saluti romani alla festa skinhead

Concerto alla fiera di Cerea nel giorno della nascita di Hitler. È bufera

CEREA (VERONA) Nessuno, sabato, si aspettava quel via vai. Un migliaio di persone, la maggior parte con un look inconfondibile: giubbotti di pelle, teste rasate. Qualcuno ha pensato a una festa della birra un po’ particolare, altri a un moto raduno. Ma era un ritrovo internazionale di gruppi musicali di estrema destra, organizzato dal Veneto Fronte Skinhead. Il tutto in una data simbolica, il 20 aprile: 130 anni fa nasceva, nello stesso giorno, Adolf Hitler. Una coincidenza, hanno replicato gli organizzatori. In ogni caso «Defend Europe — Easter Fest» è stata una festa di Pasqua particolare, con gruppi come i Gesta Bellica, noti a Verona per i loro testi revisionisti, con una canzone che inneggia a Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine. Quindi i Katastrof, che propongono «rock ariano» a cui in Svizzera è stato vietato un concerto. I polacchi Legion, i britannici Squadron, con il loro refrain «National Socialism is the only way» (il nazionalsocialismo è l’unica via). Nazi-rock? In molti rifiutano l’etichetta, ma i contenuti sono eloquenti. Nel Veronese non è la prima volta che viene organizzato un concerto del genere, ma quello di sabato a Cerea è destinato a lasciare uno strascico: la location, infatti, è comunale: l’Area Exp, il più importante polo fieristico della Bassa, gestito da una società, «La Fabbrica», di cui il Comune è socio unico.Tutto in regola, fa sapere l’amministrazione cittadina. Eppure, l’evento ha colto tutti di sorpresa, perché tenuto segreto: perfino gli interessati sapevano che Defend Europe si sarebbe tenuto «nel Nord Italia», nulla di più. Solo sabato mattina è stato diffuso un numero telefonico, a cui chiedere l’indirizzo. Un’organizzazione perfetta, un piano ben riuscito. A concerto avvenuto, le reazioni non sono mancate: i parlamentari del Pd, Messia Rotta e Vincenzo D’Arienzo porteranno il caso in parlamento. «Il calendario dell’Area Exp – sottolinea Messia Rossignoli, consigliere comunale all’opposizione – dev’essere pubblico». Francesca Businarolo, dei 5 Stelle lamenta «il mancato intervento delle autorità». Il sindaco, Marco Franzoni, di centrodestra, respinge le accuse: «Si tratta di un processo alle intenzioni, secondo una linea dettata dalla sinistra. Gli organizzatori hanno chiesto mesi fa l’autorizzazione. Non si sapeva del concerto? Era un evento a porte chiuse». E i contenuti? «La costituzione permette la libera circolazione delle idee, anche di quelle più scomode».