28 Luglio 2023

Chi sono i neonazisti italiani? Intervista ad Andrea Molle

Professore, una recente operazione dei Carabinieri dei Ros ha portato all’arresto di esponenti di un famigerato gruppo: il cosiddetto “Ordine di Hagal”. Un gruppo eversivo di stampo neonazista e suprematista. Sono gruppi minoritari ma non per questo meno pericolosi. Oltre a Hagal quali sono gli altri gruppi?

Esistono alcune sigle storiche, nate nel periodo tra gli anni ’70 e ‘80 e che in America hanno influenzato, più o meno direttamente, alcuni degli esponenti maggiormente conosciuti del mondo insurrezionalista o suprematista come Timothy McVeigh, autore dell’attentato agli uffici dell’FBI in Oklahoma nell’Aprile del 1995, e David Koresh, il leader dei Branch Davidian di Waco. Tra queste vale la pena di ricordare l’Ordine dei Nove Angoli, The Order, e il movimento detto del Sole Nero. Questa prima ondata moderna di gruppi neonazisti esoterici può essere definita, ovviamente con tutte le cautele del caso, come un movimento intellettuale o ideologico. Una seconda ondata di movimenti di questo tipo risale invece a primi decenni del 2000. Essa ha assunto un profilo più militante e comprende ad esempio la Atomwaffen Division. Questi nuovi movimenti, purtroppo, hanno chiaramente avuto un seguito anche nel nostro paese. Nel 2021, ad esempio, le forze dell’ordine italiane erano già intervenute contro il movimento Nuovo Ordine Sociale, una sorta di succursale dell’Atomwaffen Division nella nostra penisola, reo di pianificare diversi attentati e altre azioni criminali motivate dall’odio raziale e in particolare dall’antisemitismo. L’Ordine di Hagal sembra essere invece una creazione tutta italiana, che ci deve portare a riflettere quanto siano ormai diffuse queste ideologie.

Sappiamo che fanno riferimento al “neonazismo esoterico “. Quando nasce e cosa significa?

Per “neonazismo esoterico” si intende un insieme di organizzazioni che non limitano la propria azione agli obiettivi politici secolari del movimento neonazista, ma li ricollegano ad aspetti più propriamente religiosi. Questi movimenti possiedono una dimensione escatologica promuovono un sentimento assoluto di lealtà tra i loro membri basato su elementi e simbologie dal contenuto esoterico, o comunque spirituale. Come sottolinea Ernesto Galli Della Loggia, va premesso che il nazismo storico ha già di per sé un forte connotato esoterico. La sua matrice “ariosofica”, introdotta nel movimento politico dalla Società Thule, ha influenzato diversi concetti fondanti del nazismo tra i quali lo stesso elemento della purezza razziale ariana. Anche l’attività di molti dei suoi esponenti di spicco, tra i quali gli stessi Adolf Hitler e Heinrich Himmler, fu intrisa di aspetti mistici ed esoterici. Basta ricordare ad esempio come la struttura, ispirata ai Gesuiti, e i riti delle SS presentassero una commistione di cristianesimo, culti neopagani e principi vedici. Naturalmente, pertanto, lo studio dei simboli e degli elementi esoterici del nazismo è fondamentale per comprendere l’origine del neonazismo e la fascinazione che ha suscitato nel periodo successivo al 1945. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, con il risorgere dell’ideologia (neo)nazista, questi elementi sono infatti riaffiorati tra le fasce pseudo-intellettuali del movimento che non si volevano limitare alle azioni dei cosiddetti “skinhead”. Quest’ultimi venivano ritenuti molto utili come braccio armato, ma allo stesso tempo considerati rozzi e inadeguati a formare la futura nuova leadership. Gli intellettuali neonazisti, tra i quali ricordiamo Charles Manson, continuarono ad evolvere le nozioni classiche della teosofia, una filosofia religiosa mistica fondata nel XIX secolo, con credenze pagane, principalmente greco-romane e nordiche, ma anche il misticismo cristiano, l’antisemitismo basato sulle correnti gnostiche, la Cabala ebraica e infine l’induismo e l’ecologismo militante.

In questo solco addirittura Hagal ha una sua “spiritualità”? Qual è?

In realtà la spiritualità di questo movimento non si distanzia molto da quella delle sue organizzazioni sorelle. Il sottostrato esoterico, così come le simbologie usate, sono gli stessi ai quali abbiamo accennato in precedenza. Il gruppo è molto attivo online e, leggendo con attenzione i vari materiali da esso pubblicati, notiamo come uno dei temi fondamentali di questa sedicente associazione spirituale sia il concetto di risveglio da quello che viene presentato come il sonno ipnotico del materialismo associato al ritorno ad una presunta epoca simbiotica tra uomo e natura. Notiamo un forte accento sulla natura, presentata in perfetto allineamento con il pensiero neonazista classico come un ordine perfetto intriso di amore e di una diversità culturale che viene vista come un patrimonio da tutelare ad ogni costo. L’apparente positività di questo principio non deve comunque trarre in inganno in quanto esso stesso è usato come giustificazione alla segregazione razziale. Infine l’obiettivo di promuovere una consapevolezza spirituale della natura Divina dell’essere umano che trascende le religioni organizzate e che strizza l’occhio a una gerarchia spirituale basata sulla razza.

Ovviamente questi gruppi hanno anche obiettivi politici. Quali sono?

L’obiettivo è quello di creare sfruttare il caos sociale al fine di delegittimare i governi democratici e proporre un’alternativa autocratica ispirata all’esperienza nazista. In questo non sono certo differenti dai quei movimenti secolari che a partire dagli anni ’60 fino all’emergere dell’alt-right americana hanno cercato di far breccia nel panorama politico delle democrazie occidentali. Non sorprende inoltre apprendere che questi gruppi siano vicino al mondo No-Vax e in generale siano proni al negazionismo. Sebbene si tratti di gruppi di per sé molto piccoli, non va affatto sottovalutato il ruolo che possono avere in quelle reti più ampie che sono alla base di diverse dinamiche di destabilizzazione sociale e che rischiano oggi di compromettere la stabilità del mondo occidentale.

Sono presenti nella guerra in Ucraina? Cosa fanno?

In realtà le notizie su un coinvolgimento diretto di Hagal in territorio ucraino non sono confermate. Si tratta più che altro di messaggi scambiati in alcuni forum online, in cui alcuni membri millantavano contatti o esperienza diretta nelle zone occupate dalla Russia, che però non trovano riscontro in altre fonti. Quello che sappiamo con certezza, perché corroborato dal lavoro degli inquirenti, è la volontà di Hagal di prendere parte a campi di addestramento paramilitare nell’Europa dell’Est. Questo impegno suggerisce un forte interesse a sviluppare le capacità logistiche e operative necessarie al fine di compiere azioni violente sul territorio nazionale, ma anche quella di far parte di un network transnazionale che vede altri gruppi neonazisti operanti su scala globale così come in generale le organizzazioni suprematiste e anche le PMC legate al Cremlino che sfruttano questo mondo.

Hanno legami con il Cremlino?

Direi di tipo indiretto. In parte sicuramente tramite il network cui facevo riferimento in precedenza e che negli anni ha agevolato i contatti e le sinergie tra gruppi estremisti che comprendono anche il mondo del neonazismo esoterico. In parte certamente ideologici proprio perché la Russia ha costruito negli anni un’immagine di difensore, contro la presunta deriva amorale dell’occidente, di quei valori tradizionali di cui questi gruppi si fanno promotori.

Nel nostro Paese dove operano? In quale area sono influenti?

Se parliamo di Hagal, il gruppo opera prevalentemente nel napoletano e nel sud della penisola. Atomwaffen Division, così come altri, hanno invece – purtroppo – un’estensione nazionale, essendo presenti in diversi capoluoghi di provincia tra cui naturalmente Roma, Milano, Torino e Genova. Il problema di monitorare, e dunque reprimere, questi gruppi è la grande flessibilità e la spregiudicatezza idologica che li caratterizza. Quest’ultima, unita all’ambiguità di presentarsi come associazioni culturali eludendo l’azione delle forze dell’ordine, permette ai suoi membri di riciclarsi continuamente creando nuove organizzazioni o affiliandosi a gruppi già esistenti per poi mutarne dall’interno i contenuti.

La Rete è uno strumento di arruolamento?

Assolutamente sì. Come in altri contesti dell’estremismo e della radicalizzazione, la rete e soprattutto i social media consentono a questi gruppi di diffondere il proprio messaggio in modo capillare e a basso costo. Ciò porta l’indubbio vantaggio di consentire ai gruppi neonazisti esoterici, già di per sé molto intriganti sotto il profilo simbolico, di raggiungere nicchie di reclutamento altrimenti irraggiungibili con metodi più tradizionali. Voglio ricordare, ad esempio, che la nascita di Atomwaffe Division in Italia (tramite la creazione del “Nuovo Ordine Sociale”) avvenne proprio grazie al reclutamento online di un cittadino italiano tra le fila del movimento americano.

Andrea Molle è Professore associato di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla Chapman University (Orange, California) e ricercatore per START InSight, think-tank con sede a Lugano che si occupa di tematiche geopolitiche e analisi strategica. Ha collaborato con varie testate giornalistiche tra cui Huffington Post, Italia Oggi e Formiche.net.

 

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