29 Gennaio 2024

BRESCIA – Consiglio comunale supera divisione su antisemitismo

Con voto bipartisan, il Consiglio comunale di Brescia ha adottato oggi una mozione contro il pregiudizio antiebraico che prevede l’adozione della strategia nazionale di lotta contro l’antisemitismo approvata dalla presidenza del Consiglio dei ministri e delle linee guida sul contrasto all’antisemitismo nella scuola. Entrambi i documenti richiamano la definizione di antisemitismo formulata dall’International Holocaust Remembrance Alliance (Ihra). Tra gli esempi di antisemitismo proposti dall’Ihra l’uso di “simboli e immagini associati all’antisemitismo classico per caratterizzare Israele o gli israeliani”; fare paragoni “tra la politica israeliana contemporanea e quella dei nazisti”; considerare gli ebrei “collettivamente responsabili per le azioni dello Stato di Israele”.
David Meghnagi, direttore del Master in Didattica della Shoah dell’Università Roma Tre, è stato audito più volte dalla commissione che ha lavorato alla stesura del documento. “Sono felice che sia stata seguita la linea che ho tracciato, ricordando una semplice cosa: le linee guida sono state già adottate sotto il governo Draghi, sono quindi un qualcosa che esiste già e già è stato condiviso in ambito istituzionale”, afferma Meghnagi. “È importante che diventino sempre più un patrimonio di tutti, per una battaglia di civiltà che unisca il paese”.
Scrive Brescia Oggi: “A favore hanno votato l’intera minoranza di centrodestra insieme a tutto il gruppo Pd e ad Azione. Si sono astenuti i consiglieri della Civica Castelletti, Patitucci Ashkar e Labaran. Contrari perché la strategia nazionale non di discosta a sufficienza dalla dichiarazione dell’Ihra (International Holocaust Remembrance Alliance) i consiglieri Catalano di Al lavoro con Brescia, Mahamood di Brescia Capitale e Gastaldi di Brescia Attiva”. Nelle scorse settimane gruppi propal appoggiati da alcuni consiglieri comunali avevano cercato di impedire che lo stesso Meghnagi e la giornalista Fiamma Nirenstein fossero ascoltati dalla commissione. “Non intendo venire a Brescia per sentire gli insulti che sono stati pronunciati nei miei confronti durante la preparazione”, aveva dichiarato Nirenstein. “Mi dispiace per quanto avvenuto, perché io amo Brescia”. Tensioni stamane al momento del voto: alcuni rappresentanti del gruppo “Diritti per tutti” seduti tra il pubblico hanno innescato una polemica verbale, venendo poi allontanati dalle forze dell’ordine.