13 Dicembre 2013

Andrea Zunino, leader della rivolta dei “Forconi”: “Contro i banchieri ebrei vogliamo le dimissioni di Letta, vogliamo la sovranità dell’Italia, oggi schiava dei banchieri ebrei”

Fonte:

la Repubblica

Autore:

Vera Schiavazzi

“I politici italiani? Tutti uguali blocchi e presidi a oltranza finché non cadrà il governo”

Zunino, leader dei forconi.’ ‘ ‘Il nostro esempio?L ‘Ungheria”

TORINO —Andrea Zunino, classe 1953, professione agricoltore, residenza al confine tra le province di Biella e Vercelli, è il leader («meglio: portavoce») del Movimento 9 dicembre, quello che da lunedì ha acceso i riflettori su una Torino rivoltosa, delusa, impoverita. Il suo manifesto?«Vogliamo le dimissioni del governo la sovranità dell’Italia, oggi schiava dei banchieri, come i Rothschild: è curioso che 5 o 6 tra i più ricchi del mondo siano ebrei, ma è una cosa che devo approfondire. Con Grillo mi incontrerei, i 5 Stelle sono persone perbene. Con Berlusconi mai, anche se le porcate peggiori da noi le ha fatte la sinistra». E sullo sfondo un mito: il premier ungherese Viktor Orbàn: «Lui si che sta liberando davvero il suo Paese».

Signor Zunino, si rende conto che da questa stessa dichiarazione sulle banche “ebraiche” è nato il nazismo? Si rende conto di quel che dice?

«Non ho le prove. Ma penso che Hitler, che probabilmente era pazzo, si sia vendicato con l’antisemitismo dei voltafaccia dei suoi iniziali finanziatori americani. Personalmente non mi interessa».

L’idea del movimento è stata sua? O l’ha ispirata qualcuno?

«Non è venuta solo a me. Passo molto tempo su Internet, ho visto il lancio nazionale mesi fa, ho trovato un gruppo di ragazzi di Torino che aderiva e sono andato da loro. Mi hanno chiesto di fare il portavoce, sono persone semplici, ed eccomi qui».

Quali erano le sue idee politiche? E i suoi precedenti?

«Sono incensurato e non ho mai avuto una tessera. Appartengo a una generazione che ha avuto la fortuna di non trovarsi in pieno Sessantotto, ma ha vissuto le ricadute peggiori. Per 14 anni ho praticato andavo al seggio e facevo mettere a verbale che rifiutavo la scheda perché non mi sentivo rappresentato».

Cosa pensa degli studenti che hanno manifestato a Roma?

«Ci vanno bene. Sono ragazzi, ma anche loro sanno che la politica li ha traditi, che è tutto un magna-magna. A me vanno bene tutti gli italiani, i cittadini che scendono in piazza».

E se non sono italiani? Qual è la vostra posizione sugli immigrati in Italia?

«E’ un argomento esplosivo, che sto cercando di far uscire su Facebook. Per me va bene chiunque rispettale leggi, ma capisco il disoccupato che si lamenta perché al marocchino arrivato col barcone danno la casa e mille euro mentre lui deve dormire in macchina. Ha ragione, è uno scandalo, ma gli dico: non è col marocchino che tela devi prendere, ma col governo».

Vi siete accordati con altre organizzazioni nelle piazze?

«Gli unici coi quali avevamo un accordo erano una sigla di commercianti dei mercati ambulanti che si era ribellata ai sindacati. Ma non ci hanno fatto fare bella figura: io andavo in Questura a metterci la faccia e chiedere i permessi e loro in piazza facevano quel che volevano. Adesso basta».

Qual è il vero obiettivo?

«Le dimissioni del governo e delle due Camere. Ma non voglia-mo una giunta militare, anzi: stiamo lanciando un appello per formare un tavolo di giuristi e costituzionalisti che ci aiutino a capire come può nascere un governo provvisorio di solidarietà. Non un governo tecnico, quello è lo strumento con cui la politica ha truffato la nostra gente».

Qualcuno vi ha corteggiato in questi giorni? Avete incontrato partiti, esponenti politici?

«Ho incontrato soprattutto ispettori Digos con i quali stiamo collaborando benissimo, anche se ora hanno avuto da Alfano l’ordine del pugno di ferro. Poi mi ha ricevuto il questore, nel suo enorme ufficio dove di solito va soltanto il sindaco. Ma gli ho ribadito che non intendevamo smettere, così abbiamo un nuovo presidio autorizzato, possiamo fare un corteo al giorno, magari anche di più, basta che avvisiamo».

Che cosa dice della violenza?

«Noi siamo contro. Il codice etico del Movimento9dicembre l’ho scritto io, è piaciuto ai ragazzi, è diventato nazionale. Si parla di giovani pagati, e anche molto, per venire a infiltrasi, a far casino. Anche le nostre pagine Facebook sono infiltrate, ora comunichiamo diversamente. La Digos sa quel che ho fatto per portare via [agente mentre in piazza Castello volavano le pietre. Ma sono in molti ad avere interesse che Cota vada a casa». Si sente responsabile? «Abbiamo un nuovo presidio, ci troveremo lì. Siamo cittadini. Cota deve andare a casa, la Lega è ridicola quando cerca di appropriarsi delle nostre parole d’ordine. Ma la politica con i suoi scandali dei rimborsi, è tutta uguale».

Una domanda personale: lei in che cosa crede?

«Mi sono convertito all’Islam per poter praticare il sufismo. E così sono diventato un maestro del respiro consapevole»