26 Settembre 2017

Alcune reazioni della destra radicale italiana ai risultati elettorali in Germania

Fonte:

La Repubblica

Autore:

Paolo Berizzi

L’ultradestra ora ci crede: “Noi l’alternativa”

MILANO. Manifesti ammiccanti stile “alternativa”, alleanze, iniziative: peggiori provocazioni comprese. Un motore spinto a pieni giri e alimentato dalla voglia di entrare in parlamento. C’è grande fermento nella galassia dell’ultradestra italiana dopo il successo in Germania dell’Afd: tutti, da CasaPound a Fratelli d’Italia, da Forza Nuova fino alle formazioni nazionalsocialiste – e ovviamente la Lega, che neofascista non è ma ormai è a impronta sovranista – traggono linfa mediatica dal bronzo incassato dall’ex “partito dei professori”. Sulla pagina Fb di CPI da ieri campeggia un’immagine eloquente: «L’Alternativa per l’Italia? CasaPound». Il post è introdotto da questa frase: «Sei stato fin troppo moderato. È il momento di cambiare». Perchè – secondo i “fascisti del terzo millennio” – “i vecchi partiti ti hanno tradito e lo faranno ancora». Tra i primi commenti c’è quello dell’utente Claus Marcucci che digita un “Gott mit uns” ( “Dio è con noi”, l’antico motto degli imperatori tedeschi che Hitler inserì nella bandiera della Germania). Sul treno tedesco salgono militanti e deputati. Scrive il parlamentare di Fdi Edmondo Cirielli: «Una svolta storica. È la prima volta dopo la seconda guerra mondiale che entra in parlamento un partito patriottico». Patria, patrioti, patriottico. Sono le parole mantra che appaiono in queste ore su siti e social della destra radical-identitaria. E non è un caso che Forza Nuova abbia chiamato “marcia dei patrioti” l’iniziativa – fino ad ora per nulla ritirata – in programma nella capitale il 28 ottobre ( lo stesso giorno della “marcia su Roma” del 1922 ). “In Germania l’estrema destra è il terzo partito. Noi non siamo la stessa cosa ma attendo con ansia la vostra riuscita» è l’auspicio che Marcello Chinelli consegna alla pagina Fb del partito di Fiore. Il 13% dell’Afd, per i neofascisti italiani, appare come un miraggio. Ma che il blocco anti sistema, populista e nazionalista voglia sfruttare il volano tedesco è evidente: lo stesso accadde con il Front National dopo il primo turno delle elezioni in Francia. Il più entusiasta, allora come oggi, è Matteo Salvini, che dieci giorni fa a Pontida ha lanciato un messaggio chiaro all’ultradestra ( «aboliremo le leggi Mancino e Fiano»). Ora strizza di nuovo l’occhio “usando” il partito tedesco che accoglie xenofobi e negazionisti. «Abbiamo il diritto di essere orgogliosi su quanto fatto dai soldati tedeschi in due guerre», era stata la dichiarazione shock di Alexander Gauland. Acqua tiepida rispetto al pensiero dei neonazisti varesotti Do.Ra. e dei loro affiliati del MAB di Bergamo: hanno appena annunciato la ristampa e la diffusione on line ( in pdf, al prezzo simbolico di 1 euro ) dei “Discorsi di Guerra” di Adolf Hitler. Lo scopo? «Risvegliare la gioventù italiana», spronarla a «battersi fino alla fine come fecero i soldati tedeschi». Per «difendere la Madre Patria e il Popolo», e per uscire dall’ «incubo chiamato Unione europea».