8 Dicembre 2010

Ebrei: in Italia antisemitismo corre sul webRicerca CDEC presentata a Ucei, 1200 siti, +50% in 4 anni

Fonte:

ANSA

Roma – Oggi l’antisemitismo in Italia ha un potente alleato: il web. Lo
evidenzia una ricerca del Centro Ebraico di documentazione
contemporanea di Milano (CDEC)
presentata nel corso del sesto
congresso dell’Unione delle comunità ebraica italiane in corso
a Roma e ripreso dal mensile ‘Shalom’ che dedica al rapporto il
prossimo numero.
Inoltre – una parte della ricerca condotta in collaborazione
con l’Ispo di Renato Mannheimer – l’84% degli italiani non
conosce personalmente nessun ebreo ma ha su di loro idee
precise: il 31,7% ritiene che gli ebrei muovano la finanza
mondiale a loro vantaggio; il 25,35% pensa che controllino i
mezzi di comunicazione in molti paesi del mondo e il 30,3% che
gli ebrei parlino troppo delle proprie tragedie e trascurino
quelle degli altri. Per di più, il 23,1% crede che gli ebrei
non siano italiani fino in fondo, così come il 26% che gli
ebrei siano più leali verso Israele che verso il loro Paese,
accompagnato da un 18,9% che ritiene che non ci possa mai fidare
del tutto degli ebrei.
Su questi, la ricerca sottolinea il peso del conflitto
Israelo-Palestinese, in particolare dopo l’operazione Piombo
Fuso a Gaza: il 24,5% ritiene infatti che gli ebrei approfittino
dello sterminio nazista per giustificare la politica di Israele;
il 21,6% pensa infine che gli ebrei facciano ai palestinesi ciò
che i nazisti fecero agli ebrei stessi.
Tornando ad internet il rapporto dopo aver evidenziato che
“il rischio dell’antisemitismo on-line è la sua capacità di
influenzare i valori sociali, soprattutto tra i più giovani”,
sottolinea che “internet esponga a rischio che tematizzazioni
antisemite siano lette e accettate come storicamente valide”.
Se in Italia gli episodi di violenza antiebraica sono stati
“sporadici e pochi” (53 nel 2007, 60 nel 2008, 53 nel 2009 e
circa 40 fino a novembre 2010) cresce invece l’antisemitismo
on-line: dal 2007 al 2010 i siti italiani con “significativi
contenuti antiebraici” sono quasi raddoppiati rispetto ai 4
anni precedenti.
Nel solo 2009 – sono i dati del ministero dell’Interno – i
siti censiti sono stati 1.200 mentre nel 2008 erano 800. Siti
che si dividono in 4 categorie: 1) i principali, ovvero quelli
dalla documentazione antiebraica più virulenta; 2) gli
antisionisti; 3) i cospirativisti e 4) i negazionisti.

di Massimo Lomonaco