27 Ottobre 2016

Prossimo cambio di rotta della diplomazia italiana all’Unesco

Fonte:

Avvenire

Gentiloni: «Se si voterà ancora l’Italia sarà schierata per il no»

«Se le stesse proposte ci saranno ripresentate ad aprile, il governo italiano passerà dall’astensione al voto contrario». II ministro degli Esteri Paolo Gentiloni risponde così al question time sul nuovo pronunciamento dell’Unesco su Gerusalemme. «La risoluzione – spiega – si ripropone due volte l’anno dal 2010. Dal 2014 contiene le formulazioni che negano le radici ebraiche del Monte del Tempio». II commento del titolare della Farnesina arriva dopo un colloquio con Noemi Di Segni, la presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei): «Con grande apprezzamento – dichiara Di Segni – accolgo le rassicurazioni del ministro, siamo certi che d’ora in poi in sede Unesco e nelle altre istituzioni internazionali i nostri rappresentanti faranno registrare un deciso cambio di rotta». Per Gentiloni infatti «non si può accettare l’idea» che l’Unesco «invece di concentrarsi sul patrimonio culturale diventi cassa di risonanza di tensioni politiche: l’Unesco faccia l’Unesco’ . Quasi unanimi le reazioni di condanna, dalla maggioranza come dall’opposizione. «L’Italia – dice Maurizio Bernardo (Ap) presidente dell’Associazione interparlamentare Amicizia Italia-Israele – è tra i principali sostenitori finanziari: esprima alta e forte la sua voce contraria. L’Unesco sembra diventata il palco principale per la delegittimazione dello stato d’Israele». Riccardo Mazzoni (Sc-Ala) chiede che l’Italia «prenda definitivamente le distanze da un organismo che semina i germi cupi dell’antisemitismo tagliandogli i fondi». Maurizio Gaspare (Fi) critica il governo per «il pasticcio dell’astensione la scorsa settimana sulla risoluzione contro Israele» e arriva a dire che “l’Unesco dopo quello che ha fatto dovrebbe chiudere». Toni analoghi da Roberto Calderoli (Lega): visto che «si negano i legami ebraici e cristiani con la città vecchia di Gerusalemme», Gentiloni «passi dalle parole ai fatti e ritiri la componente italiana dall’Unesco». Fuori dal coro Erasmo palazzotto (Si): «Il governo israeliano vuole cacciare i palestinesi da Gerusalemme e il nostro governo che fa? La prossima volta vota contro. Quella di Gentiloni è una risposta incredibile».