Ideologia razziale nazista
Hitler era ossessionato dalla razza molto prima di diventare Cancelliere della Germania. I suoi discorsi e scritti diffondevano la sua convinzione che il mondo fosse impegnato in una lotta razziale senza fine. I bianchi nordici erano in cima alla gerarchia razziale; Slavi, neri e arabi erano più in basso, e gli ebrei, che si credeva rappresentassero una minaccia esistenziale per la “razza ariana superiore”, erano in fondo. Quando i nazisti salirono al potere, queste convinzioni divennero ideologia del governo e furono diffuse pubblicamente in manifesti, radio, film, aule scolastiche e giornali. Servirono anche come base per una campagna per riordinare la società tedesca, prima attraverso l’esclusione degli ebrei dalla vita pubblica, poi con l’assassinio di tedeschi disabili e slavi e, infine, con l’impegno di sterminare gli ebrei europei.