1 Luglio 2023

Lanciano, sfregiata la targa in ricordo della famiglia Grauer, deportata ad Auschwitz

Sfregiata la targa in ricordo della famiglia Grauer, deportata ad Auschwitz da Lanciano
L’appello all’amministrazione comunale frentana del segretario Pd e consigliere Marongiu per un celere ripristino

A Lanciano è stata sfregiata la targa in ricordo della famiglia Grauer, deportata ad Auschwitz dalla città frentana.

La targa era stata apposta in largo San Giovanni, nel quartiere Lancianovecchia.

“La mettemmo con amore e orgoglio successivamente alla posa delle pietre del gennaio 2019. – ricorda il consigliere comunale – Leo Marongiu – poi recuperammo anche la piazzetta, sottraendola all’invasività delle auto e ci mettemmo una luce a illuminare, di notte, le pietre. Faccio appello all’amministrazione comunale a ripristinare in fretta la targa”.

Sull’episodio interviene anche Maria Saveria Borrelli, presidente Anpi Lanciano, parlando di “grave oltraggio alla targa che ricorda la triste storia della
famiglia Grauer: Samuele Graure e Rosa Jordan con i piccoli Marco, nato a Trieste il 6.2.1940 e Tito, nato a Lanciano presso l’ospedale civile Renzetti il 4.2.1942.  Una triste storia di una famiglia -prosegue – costretta a essere raminga da Danzica a Trieste a causa delle leggi razziali. Umiliati, internati costretti a subire fame e freddo. Dopo un lungo peregrinare giungono a Orsogna a settembre 1940 Samuel e a novembre Rosa e Marco. Da Orsogna a Castelfrentano vengono arrestati il 2 novembre 1943 anche il piccolo Tito nato a Lanciano. Da Chieti all’Aquila di nuovi arrestati e portati a Bagno di Rivoli il 15 gennaio 1944. Dopo 5 giorni presi dal comando germanico e rinchiusi a San Vittore, Milano. Il 30 gennaio dalla stazione di Milano il convoglio Rshan 6 trasporta sul binario 21 605  ebrei. Fra loro la tredicenne Liliana Segre, e tutta la famiglia Grauer. Destinazione il campo di sterminio auschwitz – birkneau. La selezione è spietata 477 sono inviati subito alle camere a gas e ai forni creatori. Fra questi anche il piccolo Tito che il 2.2.1944 aveva compiuto due anni e Marco ucciso insieme al fratellino il giorno del suo compleanno. Il 6.2.1944”.

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