Svezia: 3 persone condannate per l’ attacco alla sinagoga

Tre uomini, originari della Siria e dei Territori Palestinesi, sono stati condannati oggi in Svezia a pene detentive per la loro partecipazione all’attacco con bombe Molotov in una sinagoga.

Pubblicato il 25 giugno da Le Figaro

Di 18, 21 e 23 anni di età all’epoca dei fatti, sono stati condannati da un tribunale di Göteborg (sud-ovest) a pene che vanno da un anno e tre mesi a due anni di reclusione. Uno di loro verrà espulso dalla Svezia quando lascerà la prigione.

L’ufficio del pubblico ministero ha considerato come circostanza aggravante il movente dell’ “odio razziale”, “motivato dal desiderio di offendere un gruppo etnico o qualsiasi altro gruppo di persone per motivi etnici e / o religiosi”. “Lo scopo [ … era di minacciare, ferire e offendere i membri della comunità ebraica così come il popolo ebraico nel suo insieme “, ha aggiunto la corte. Altre due persone erano state arrestate in questa inchiesta prima di essere scagionate per mancanza di prove.

La sera del 9 dicembre, pochi giorni dopo il riconoscimento da parte di Donald Trump di Gerusalemme come capitale di Israele, una decina di persone lanciavano sei ordigni incendiari sulla sinagoga di Göteborg, seconda città della Svezia. Una ventina di giovani che partecipavano ad una festa in una sala della comunità ebraica locale, si erano rifugiati in cantina prima di poter lasciare i locali sani e salvi. I tre condannati – due rifugiati e un richiedente asilo respinto – hanno sempre reclamato la loro innocenza. Ma poche ore prima del fatto, uno di loro aveva effettuato su internet una ricerca sull’ubicazione della sinagoga.

Il Consiglio Centrale Ebraico di Svezia ha rilevato nel paese scandinavo circa 20.000 ebrei. Il Consiglio per la prevenzione del crimine (BRÅ) ha individuato da parte sua tra i 150 e i 280 atti antisemiti (minacce, insulti, violenze) all’anno, in questi ultimi dieci anni. Anche gli atti islamofobi sono variabili di anno in anno, ma il doppio secondo il BRÅ, per una popolazione di diverse centinaia di migliaia di musulmani.

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