26 Agosto 2025

Studio europeo evidenzia un clima ostile verso gli ebrei nelle università – caso Italia incluso

l report, pubblicato il 26 agosto 2025 da B’nai B’rith International, la European Union of Jewish Students (EUJS) e il think tank tedesco democ, analizza l’aumento delle manifestazioni antisemite nelle università di nove Paesi europei: Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Regno Unito.

Punti principali:

  • Crescita drammatica delle aggressioni antisemite nei campus europei nei 22 mesi successivi all’attacco del 7 ottobre 2023, con numerosi casi di minacce, violenze fisiche, vandalismi rivolti a studenti e personale ebraico.

  • Comportamenti antisemiti ripetuti: incitamenti alla violenza, celebrazione di Hamas, distorsione della Shoah, inviti alla distruzione di Israele, vandalismi mirati alle strutture ebraiche.

  • Coinvolgimento di gruppi collegati a movimenti terroristi (come PFLP o Samidoun), influenze anche su proteste universitarie, come in Austria, Germania e Spagna.

  • Diffusione di slogan antisemiti e cancellazione di iniziative didattiche: ad esempio, in Olanda, la cancellazione di una lezione sulla Shoah e antisemitismo; in altri atenei, slogan come “Sionisti tutti uguali, nazisti con un altro nome”.

Capitolo sull’Italia

Il report include dettagli specifici per l’Italia (come per altri paesi), sottolineando che anche nel nostro Paese si registrano ambienti accademici segnati da un clima di esclusione o intimidazione verso studenti e docenti ebrei. Nel contesto del conflitto israelo-palestinese, il manifestarsi di posizioni antisemite è spesso legato a narrazioni politiche mascherate da discorso sui diritti umani e anticolonialismo. Sebbene il report non fornisca statistiche dettagliate per l’Italia, il quadro è quello di un trend in aumento di discorsi d’odio, stereotipi, e discriminazioni, rispecchiando quanto emerge da analisi e rilevazioni condotte da fonti italiane quali FRA o ADL.