9 Gennaio 2017

Polemica sulle dichiarazioni della consigliera comunale Sumaya Abdel Qader

Fonte:

Corriere della Sera edizione di Milano

Autore:

Pierpaolo Lio

«Sumaya va espulsa dal partito»

«Sumaya Abdel Qader va espulsa dal Pd» Daniele Nahum non va per il sottile. Dopo gli scontri «interni» durante l’ultima campagna elettorale delle amministrative, l’esponente dem ed ex vicepresidente della comunità ebraica chiede l’allontanamento dal partito della consigliera comunale. L’affondo arriva su Facebook. «Se una persona è antisionista è anche antisemita(leggere il celebre discorso di Giorgio Napolitano). Poi — scrive Nahum — può essere ipercritico sulle politiche dei governi israeliani, ci mancherebbe. Però se sei un dirigente del Pd, specialmente se sei un parlamentare o un consigliere regionale/comunale, e sei ambiguo sull’antisionismo, vai semplicemente espulso». Il riferimento è all’intervento di Sumaya durante una recente apparizione tv a proposito del presunto antisemitismo delle comunità musulmane europee. E in particolare alla distinzione da parte dell’eletta musulmana del Pd tra antisemitismo e antisionismo. «Deve essere chiara su questa questione. Non lo è mai stata», intima Nahum. Le parole della consigliera comunale musulmana avevano già provocato la reazione di Emanuele Fiano. «Scegliere la chiave della traduzione antisionista — le aveva scritto il parlamentare dem — peggiora la cosa. Non essere indulgente con chi sbaglia gravemente nella comunità musulmana». Il «caso Sumaya» aveva tenuto banco in campagna elettorale. Nahum e Maryan Ismail, poi uscita in polemica dal partito, avevano fortemente criticato il Pd milanese per il sostegno a Sumaya, accusata di vicinanza alla contestata Fratellanza musulmana.