4 Marzo 2015

Nuovo rapporto dell’ ISPI: “L’Italia e il terrorismo in casa: che fare?”

Fonte:

Istituto per gli Studi di Politica Internazionale ISPI - www.ispionline.it

Autore:

Lorenzo Vidino

L’Italia e il terrorismo in casa: che fare?

Negli ultimi mesi la questione del jihadismo globale e le sue dinamiche sul nostro territorio sono tornate al centro del discorso nazionale con un’intensità paragonabile ai mesi successivi agli attacchi dell’11 settembre 2001. L’avanzata dello Stato Islamico in Siria e Iraq, con il suo corollario di stragi e brutalità medievali, pare essersi estesa ora alla Libia, portando la minaccia pericolosamente vicina alle nostre coste. Al tempo stesso le autorità monitorano una scena jihadista autoctona ancora di dimensioni ridotte rispetto ad altri paesi europei, ma che comunque ha prodotto decine di foreign fighters e centinaia di simpatizzanti del jihad attenzionati come potenzialmente pericolosi. Cosa fare davanti a questa crescente minaccia?

L’Italia non è impreparata e possiede un’esperienza, conoscenze tecniche, personale e una struttura legislativa adeguata. Ma è chiaro che la nuova minaccia impone dei cambiamenti. Il presente volume si pone come inizio di un dialogo costruttivo sulla materia. Sei tra i più noti esperti italiani in materia analizzano varie criticità del sistema antiterrorismo italiano, dagli aspetti operativi alla necessità d’introdurre politiche di de-radicalizzazione in linea con gli altri paesi europei, fornendo spunti importanti per un dibattito che ci accompagnerà negli anni a venire.

Introduzione, Paolo Magri

L’evoluzione della minaccia, dall’estero all’Italia, Bruno Megale,

Strumenti di legge/1: le esperienze della magistratura, Leonardo Lesti

Strumenti di legge/2: nuove proposte. Serve una magistratura specializzata?, Stefano Dambruoso  

Chi sono i radicali islamici in casa nostra, un profilo psicologico, Marco Cannavicci

L’introduzione di misure di de-radicalizzazione in Italia: note preliminari, Lorenzo Vidino

Il ruolo delle comunità islamiche, Yahya Pallavicini

Intervista con il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano