17 Luglio 2022

Napoli: primo congresso nazionale di un partito complottista

Ancora Italia, il partito italiano che appoggia Vladimir Putin, che abbraccia il complottismo e il mondo No Vax

«Riconosciamo alla Russia e a Putin l’unico vero e concreto ostacolo all’instaurazione di questo Nuovo Ordine Mondiale a trazione americana». Partono gli applausi. Queste sono le parole del membro della direzione nazionale di Ancora Italia, Nicola Tedesco, nel corso del congresso nazionale presso il Teatro Palapartenope di Napoli. Il partito fondato da Francesco Toscano, già co-fondatore in passato con Diego Fusaro di Vox Italia, ha raccolto nel tempo l’adesione di diversi personaggi seguiti dal mondo della disinformazione e del complottismo italiano, come l’eurodeputata ex Lega Francesca Donato e la senatrice ex M5s Laura Granato, formalizzando nella due giorni napoletana l’appoggio alla Russia di Vladimir Putin. Presenti anche un altro ex grillino e senatore Maurizio Romani, anche lui tra le fila del partito insieme ad Antonio Ingroia. Tra gli ospiti anche il comunista Marco Rizzo.

«Il popolo russo è un popolo fratello e non vi potrà mai essere nessuna Europa indipendente che non accolga la Russia al suo interno» afferma dal palco il reporter filorusso Giorgio Bianchi. Ricordando di essere “ospite” della formazione politica, lancia un appello: «Non vi potrà mai essere nessuna Italia sovrana senza ristabilire i rapporti diplomatici con la Russia. Questo è la base di tutto».

Durante il discorso, il reporter filoputin attacca Di Maio: «Noi abbiamo delle somiglianze con il popolo russo, delle affinità che nessun Governo criminale, nessun cialtrone come il Ministro degli Esteri Di Maio, quell’impiastro maledetto che, veramente, è più una sciagura… guarda, lui mi ha denunciato, ma io non mi fermerò mai di dire che veramente lui è una vergogna italiana, si è trovato l’ascensore sociale quello schifoso. Non cesserò di insultarlo, può denunciarmi quanto vuole».

Bianchi non si ferma: «Noi vogliamo solo consegnarli alla giustizia, questi uomini vanno consegnati alla giustizia, perché oggi noi siamo in guerra ma la guerra prima o poi finirà e nel dopo guerra si fanno i conti, e noi faremo i conti con sta gente». Durante il discorso, il reporter italiano cita il caso dell’influencer Marianna, evitando di raccontare ciò che risulta scomodo per la narrazione filorussa .

Un altro intervento sul palco napoletano è quello del giornalista Fulvio Grimaldi, lo stesso protagonista della propaganda egiziana contro Giulio Regeni. «Nella merda antigiornalistica in cui noi ci troviamo grazie ai mass media venduti, prostituti infami che ci stanno manipolando il cervello» afferma il giornalista, ringraziando il presidente di Ancora Italia Francesco Toscano per avergli dato spazio nel suo nella sua televisione online, di fatto il media di partito.

Durante il monologo, Grimaldi cerca di ribaltare il significato negativo di complottista e negazionista. «Hanno fatto diventare complottismo una parolaccia, ma complottista semai è quello che fa i complotti, non chi li smaschera», afferma il giornalista per poi alimentare proprio le teorie del complotto seguite dai membri del partito: «La pandemia non è un complotto? Non si sta rivelando un complotto? Perché le guerre che fanno “nel nome della democrazia e dei diritti umani” per rubare, depredare e distruggere non è un complotto?».

Grimaldi conclude con la sua riabilitazione del negazionismo: «Neghiamo tutto quello che ci viene inculcato da questa massa di predoni, ladroni e anche assassini, perché ci trascinano da una guerra all’altra, moriamo noi e facciamo morire anche altri popoli».

Tra gli interventi c’era anche quello di Giovanni Frajese, medico sospeso già ospite di diversi media italiani dove riporta notizie fuorvianti sui vaccini anti Covid-19 . All’evento ha partecipato anche Roberto Quaglia, il quale da tempo interviene insieme a Massimo Mazzucco (diffondendo teorie del complotto, ne parliamo qui e qui) e Margherita Furlan de La Casa del Sole (canale nato dalle ceneri del filorusso Pandora TV di Giulietto Chiesa). Tra gli interventi conclusivi della prima giornata c’era anche quello del docente Davide Tutino, già protagonista di una manifestazione No Vax durante la Giornata della Memoria.