20 Giugno 2013

Manifestazione promossa dalla destra radicale per sostenere il governo siriano di Bashar al-Assad

Fonte:

L’Huffington Post - www.huffingtonpost.it

Autore:

Laura Eduati

Manifestazione pro Assad: a Roma fascisti da tutta Europa per celebrare il governo siriano

Una manifestazione della galassia neofascista internazionale è convocata a Roma il 15 giugno per sostenere il governo siriano di Bashat Hafez Al Assad.

Il comitato organizzatore va sotto il nome di European Solidarity Front for Syria, rete nata lo scorso gennaio che in Italia ha recentemente promosso in varie sedi di Casapound accesi dibattiti di controinformazione su quanto sta accadendo in Siria.

Ad uno di questi ha partecipato a Roma l’ex parlamentare finiana Souad Sbai ma anche un personaggio come Hilarion Capucci, vescovo ausiliare della chiesa Malkita di Gerusalemme espulso da Israele e schierato contro gli insorti siriani, e infine, sempre tra gli ospiti di un incontro a Torino il 23 maggio scorso, il rappresentante dell’European Front Robert Busiers, a capo dell’organizzazione neofascista belga Nsa spesso in Sudafrica al fianco dei nazionalisti boeri.

Insieme al movimento di estrema destra spagnolo Movimiento Social Republicano, la Nsa è una delle poche sigle individuabili nella piattaforma del 15 giugno: gli altri sono gruppuscoli e gestori di siti web non meglio identificati di ispirazione paramilitare, razzista e anti-semita provenienti principalmente Polonia, Repubblica Ceca, Grecia, Francia, Olanda, Finlandia, Svezia, Slovenia, Spagna, Turchia, Belgio e Romania.

La comune causa siriana e la lotta alla “propaganda imperialista occidentale”, scrivono, è riuscita per la prima volta a riunire l’underground ultranazionalista europeo in una associazione liquida dai contorni sfuggenti.

A tenere le fila della manifestazione che si terrà a Ponte Milvio – roccaforte della destra romana – è Matteo Caponetti, animatore del gruppo Zenit che nel sito omonimo proclama orgogliosamente di avere “radici nel fascismo”. Caponetti non divulga la lista degli aderenti alla marcia pro-Assad ma anticipa che saranno presenti “le comunità siriane di quasi tutta Europa e delegazioni da Stati Uniti e Turchia, numerose personalità religiose e moltissimi singoli individui da tutta Italia e da molti Paesi stranieri del nostro vecchio continente”.

Tutti convinti che le informazioni che vengono divulgate sui media, ma anche i dossier delle organizzazioni umanitarie come Amnesty International, Human Rights Watch e l’ultimo rapporto dell’Onu che punta il dito sulle gravi violazioni dell’esercito siriano di Assad contro i ribelli, sono in sostanza truccate e non rappresentano la realtà. Tra questi – ma non è chiaro se parteciperanno alla giornata – anche “La gioventù italiana”, il gruppo giovanile de La Destra di Francesco Storace che nei mesi scorsi aveva fatto stampare dei manifesti per proclamare la solidarietà con il presidente di Damasco.

La vera informazione, secondo la destra neofascista che manifesterà a Roma, proviene dal sito Syrian Free Press che vede riuniti esponenti di Forza Nuova come Filippo Fortunato Pilato, vicino alla destra ultracattolica, sul quale pende un mandato di cattura per aver gestito il sito negazionista “Holy war”, ora oscurato dalle forze dell’ordine.

Lo stesso Syrian Free Press ha ospitato articoli contro gli ebrei e accuse al governo di Israele di foraggiare la rivolta contro il governo di Damasco.

Accanto a Pilato, a redigere i bollettini informativi a favore di Assad c’è anche il siriano Ouday Ramadan, un tempo esponente del Partito dei Comunisti Italiani (Pdci).

L’improbabile saldatura ideologica tra destra e sinistra non deve stupire: lo stesso Pdci lo scorso 5 maggio ha pubblicato un ordine del giorno nel quale chiariva la linea pro-Assad del partito di Oliviero Diliberto. Ramadan ha sempre manifestato a fianco di Casapound a favore del governo siriano e oggi dalla pagina dell’European Front lancia un appello grondante insulti nei confronti dei giornalisti.

Nonostante per la prima volta gruppi neonazisti e neofascisti di tutto il continente si siano dati appuntamenti a Roma, per il momento soltanto una contromanifestazione di protesta è in programma per lo stesso giorno nel quartiere di San Lorenzo, ad opera di giornalisti, studiosi, siriani e simpatizzanti della sinistra radicale che stanno firmando una petizione su Change.org per denunciare l’appuntamento del 15 giugno.