Fonte:
L'Espresso
Autore:
Lorenzo Stasi
Esaltavano prìncipi e metodi fascisti, per questo la sede del movimento “Avanguardia Torino” è stata sequestrata dai carabinieri del Ros e 17 militanti sono stati iscritti nel registro degli indagati. Per apporre i sigilli alla sede “Edoras” di via Tibone si è fatto riferimento alla legge Scelba del 1952 sulle manifestazioni fasciste e ai reati di associazione finalizzata alla propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale. Nella ricostruzione dell’accusa, le indagini hanno consentito di rilevare che nella sede di Avanguardia Torino, nel corso del 2024, sono stati organizzati eventi musicali e culturali, a cui hanno partecipato militanti italiani e stranieri, nel corso dei quali gli indagati hanno effettuato “manifestazioni di esaltazione dei principi, fatti o metodi del fascismo, le sue finalità antidemocratiche e di idee o metodi razzisti”, come si legge nell’ordinanza emessa dal gip torinese, e hanno compiuto “manifestazioni usuali del disciolto partito fascista e di organizzazioni naziste”. Il provvedimento, si spiega, è stato richiesto “per evitare che la libera disponibilità dei locali agevoli la commissione di nuove e analoghe condotte di reato”.
Le attività di Avanguardia Torino
Dai canali social di Avanguardia Torino tornano la maggior parte dei simboli e dei nomi identitari della galassia dell’estrema destra: i riferimenti a Sergio Ramelli, gli striscioni per Francesco Cecchin, Acca Larentia, i concerti di band legate al nazionalismo italiano ed europeo – come gli Hobbit (uno dei principali gruppi del “Rock Against Communism”), i Queen Reborn o gli Ftp, tra i più importanti rappresentati del Rif (Rock identitaire française) – o commemorazioni oltre confine, come quelle in Serbia per Hristo Lukov, leader dell’Unione delle legioni nazionali bulgare, formazione di esplicita ideologia nazi-fascista ucciso nel 1943 da partigiani comunisti. Ma nel repertorio di Avanguardia Torino non sono mancati appelli contro “la sostituzione etnica” e contro l’“islamizzazione” delle città italiane, oltre che attacchi diretti allo storico Eric Gobetti per i suoi studi sulle foibe.
Il comunicato di Avanguardia Torino
“Quanto accaduto è l’ennesima dimostrazione del trattamento repressivo che viene riservato, in Italia e in Europa, a tutti i Patrioti che non si arrendono e continuano a difendere la propria terra, denunciando, ad esempio, i danni e le conseguenze dell’immigrazione di massa o la dittatura del pensiero unico progressista”, si legge in un comunicato di Avanguardia Torino. Il movimento, “seppur giovane”, ha “fatto molto per la città e non solo, sempre alla luce del sole”, difendendo “campagne, banchetti, volantinaggi e iniziative culturali e di solidarietà, anche europea, come quella effettuata durante l’alluvione che ha colpito Valencia, quando abbiamo raccolto e portato fino in Spagna un quintale di aiuti umanitari per gli sfollati”. I militanti si dicono certi “di non aver commesso alcun crimine, se non quello di difendere l’Italia che, però, non ci risulta sia ancora un reato”.