20 Settembre 2016

Attività neofasciste all’interno di alcune tifoserie ultrà di calcio lodigiane

Fonte:

Il Giorno

Autore:

Paola Arensi

E a Lodi il tifo neofascista ferma il pallone

Croci celtiche tracciate alla biglietteria. L’appello Anpi: reagire con forza

Sant’Angelo (Lodi)

PARTITA di calcio sospesa, nel Lodigiano, per problemi di ordine pubblico e croci celtiche disegnate vicino alla biglietteria, si riaffaccia il problema delle tifoserie estremiste. Lindoro Toscani, presidente dell’Anpi «Polli e Daccò» di Sant’Angelo e Giuseppe Di Silvestre, segretario del circolo del partito democratico locale, ieri hanno lanciato un inquietante segnale d’allarme, con riferimento ai fatti avvenuti due settimane fa. «Il prefetto di Lodi aveva ordinato la sospensione della partita tra Sant’Angelo e Montanaso Lombardo prevista nello stadio montanasino a causa di possibili rischi per l’ordine pubblico e vista la comparsa di alcune croci celtiche vicino all’ingresso nell’impianto di Montanaso — hanno ricordato —. E dispiace perché già all’inizio del campionato ci sono state segnalate attività neofasciste all’interno dello stadio santangiolino, con esplicita esibizione del saluto romano associato al canto dell’inno nazionale intonato da alcuni tifosi. Non è una novità, dato che in molte tifoserie ci sono infiltrazioni politiche di estrema destra e questa piaga sociale è stata spesso anche sulle cronache nazionali recenti, però speriamo che le istituzioni riescano a fare qualcosa».

SOLO ALCUNI GIORNI prima del match rimandato, durante la sfida di Coppa Italia tra le stesse due formazioni, un dirigente della squadra locale era stato costretto a far indossare la maglia del Sant’Angelo a un attaccante avversario “reo” di avere segnato due gol. I tifosi barasini l’avevano offeso e volevano aspettarlo fuori per regolare i conti. Il clima si era infervorato a tal punto che alcuni supporter avevano aperto i bauli delle auto della comitiva del Montanaso parcheggiate fuori dallo stadio proprio alla ricerca del giovane. Quindi la comparsa della croce celtica (con scritta offensiva), in vista della replica della partita stavolta in campionato. E la sospensione. Toscani e Di Silvestre ricordano il precedente «del 5 settembre quando, all’incontro di calcio Israele-Italia, alcuni tifosi hanno mostrato il saluto romano e la federazione calcio Israele aveva stigmatizzato l’episodio». Secondo i due portavoce a Sant’Angelo si deve agire subito e con forza per evitare nuovi spiacevoli contesti. «Facciamo un appello alle forze democratiche e antifasciste affinché contribuiscano a far sparire dalla nostra città comportamenti simili».