22 Giugno 2016

Relazione sugli atti di antisemitismo in Usa nel 2015 a cura dell’Anti-Defamation League: crescita dell’antisemitismo violento e nei campus universitari

“ADL’ annual Audit of Antisemitic Incidents 2015”

Secondo dati diffusi dall’Anti-Defamation League, nel 2015 il numero degli atti di antisemitismo violento in Usa è notevolmente cresciuto rispetto all’anno precedente.

Il nuovo “ADL’ annual Audit of Antisemitic Incidents” registra un totale di 941 episodi negli Usa nel 2015, con una crescita di circa il 3 percento rispetto ai 912 episodi registrati nel 2014.

Gli stati con il maggior numero di episodi sono, come di consueto, New York (198), California (175), New Jersey (137) e Florida (91) .

56 episodi sono costituiti da “aggressioni”, la tipologia di antisemitismo più violenta, e che vede una crescita del 50 percento rispetto alle 36 aggressioni del 2014.

Un altro elemento significativo è costituito dal progressivo aumento degli atti di antisemitismo all’interno dei campus universitari, che è sostanzialmente raddoppiato. Nel 2015 si sono verificati 90 episodi in 60 campus, rispetto ai 47 episodi in 43 campus nel 2014.

L’antisemitismo nei campus costituisce il 10% del totale degli episodi nel 2015.

Generalmente negli Usa il numero degli episodi di antisemitismo si mantiene piuttosto basso, questo secondo i dati dell’ADL che stila report sull’antisemitismo negli Usa a partire dal 1979. Nell’ultimo decennio il picco di antisemitismo è stato raggiunto nel 2006 con 1.554 casi.

L’ADL nel 2015 ha registrato un’enorme diffusione dell’antisemitismo online, specialmente sui social network, ma solo alcuni casi di antisemitismo online sono stati conteggiati nel report.