3 Novembre 2025

Genova, il rabbino Momigliano e la sindaca Salis manifestano preoccupazione per l’aumento dell’antisemitismo

Il ritorno dell’antisemitismo “è molto preoccupante, è terribile, una voragine di ignoranza e odio nella quale non dobbiamo cadere, bisogna vigilare affinché niente di questo possa ripartire, perché dove c’è il vuoto, l’ignoranza, questo tipo di messaggi attecchiscono, invece giornate come queste servono a tenere alta l’attenzione”.

Lo ha dichiarato stamane la sindaca di Genova Silvia Salis a margine dell’inaugurazione de progetto ‘Il civico giusto’ che restituisce memoria a luoghi e persone che hanno salvato vite durante la persecuzione nazista delle SS con le deportazioni degli ebrei nei campi di sterminio.

“Oggi, come dico sempre – ha aggiunto Salis – alleniamo il muscolo della Resistenza perché la memoria della Resistenza è un muscolo che non va perso, oggi lo alleniamo e ricordiamo chi di fronte alla violenza del potere non si è rifugiato nell’indifferenza, ma ha saputo usare la propria vita per mettere in salvo più vite possibili.

Oggi celebriamo il coraggio di chi in un momento di estrema violenza internazionale non si è girato dall’altra parte. C’erano diversi modi di fare la propria parte e Genova non si è tirata indietro in nessuna modalità, non a caso siamo Medaglia d’Oro e una città che mantiene uno spirito e un ricordo della Resistenza fortissimo.

Oggi celebriamo anche questo, il coraggio di una città che spesso non è esterna sentimenti forti, ma ha una forte solidarietà interna”.

“Sono preoccupato per il ritorno dell’antisemitismo perché purtroppo si è dato il via libera a sentimenti e atteggiamenti incontrollati che possono essere pericolosi sia contro di noi, sia anche contro la società perché quando si dà il via a forze anche violente, queste possono prendere le direzioni più diverse. Quindi penso che sia una preoccupazione non soltanto per le comunità ebraiche, ma anche per la nostra società” ha sottolineato il rabbino capo della comunità ebraica di Genova, Giuseppe Momigliano.

“Qualche anno fa – ha ricordato il governatore ligure Marco Bucci – ho chiesto scusa alla comunità ebraica a nome della città di Genova perché la parte amministrativa e la città non avevano difeso i nostri concittadini dalla deportazione nei campi di sterminio. Invece la Chiesa cattolica, in maniera non ufficiale, si è prodigata per salvare un sacco di persone”.

Bucci ha ricordato l’opera del cardinale Boetto e di don Repetto, che salvarono centinaia di ebrei dallo sterminio nazifascista.

“Un’opera eccezionale – ha spiegato Bucci – per salvare queste persone dalla deportazione. Dobbiamo essere grati a loro e riconoscere che l’amministrazione in questi casi avrebbe dovuto fare un lavoro migliore.

Aggiungo che quando si tratta di difendere la libertà delle persone, di difendere i diritti civili e difendere la vita delle persone non ci dobbiamo mai tirare indietro e questa è una lezione molto importante per i giovani, le future generazioni e anche per noi che abbiamo i capelli bianchi. Perché certe volte ci dimentichiamo che tutti quanti hanno diritto di vivere”.