8 Aprile 2017

Vandalismo con probabili motivazioni antisioniste

Fonte:

ANSA

Incendio doloso in un laboratorio di Scienze dell’università di Trento

 «Cryptolab ricerca per la guerra», questa la scritta con vernice nera lasciata dagli attentatori sul muro esterno del laboratorio. Nel mirino degli attentatori, probabilmente gravitanti nell’area anarchica, pare ci sia il progetto di collaborazione avviato con Israele dall’Università di Trento, attraverso la Fondazione Bruno Kessler, per la messa a punto di armamenti per la gestione della sicurezza urbana. Il laboratorio di matematica industriale e crittografia dell’Università di Trento, danneggiato la scorsa notte da un attentato incendiario, non ha mai avuto rapporti con istituzioni israeliane. Lo precisa l’ufficio stampa dell’ateneo trentino. Il laboratorio CryptoLabTN, nei primi tre anni di attività, ha coinvolto studenti in attività di stage con aziende o istituzioni. Tra gli argomenti su cui ha lavorato in collaborazione con aziende ed istituzioni ci sono cifrari del protocollo Ssl/Tls, autenticazione forte e ‘transaction signing’ per l’online banking, riconoscimento di firme digitalizzate, biometrica cancellabile, aspetti di crittografia per sistemi di pagamento elettronico avanzato e servizi a valore aggiunto, crittografia per uso militare, codifiche per passaporti. Ha inoltre svolto attività di consulenza per sistemi di protezione dati su chiave Usb e generazione di Otp per ‘soft token’.