29 Luglio 2017

Ritratto delle organizzazioni neofasciste nelle scuole e tra gli ultrà di calcio

Fonte:

La Repubblica

Autore:

Paolo Berizzi

Dalle scuole agli stadi

ai conflitti in periferia

è qui che cresce

il nuovo fascismo

MILANO. A scuola si impara il fascismo. Ma non sui libri, e non quello del Ventennio. Il fascismo di oggi. Gli insegnanti si chiamano Blocco Studentesco, Lotta Studentesca, Gruppo Alpha, Azione studentesca. L'”attività didattica” prevede volantini e striscioni, e qualche volta le mazze. Citando il Giovenale del “mens sana in corpore sano”, tra campagne contro il caro libri e slogan anti nozze gay, nelle scuole e nelle università i “neri” stanno spodestando i “collettivi”. Negli stadi invece il fascismo è ospite fisso da anni. E avanza. Politica “di curva”, politica “di strada”. Le periferie incendiate dal conflitto sociale e la propaganda dell’estrema destra fa bingo: barricate no-profughi, occupazioni abitative, assalti ai centri di accoglienza.

LISTE E AGGRESSIONI

Lo “Studente qualunque” non è proprio uguale all’ “Uomo qualunque”. Magari del fugace movimento politico del dopoguerra questi ragazzi sanno niente. Ma tant’è: il leader della lista ” Studente qualunque”, in corsa da due tornate elettorali all’università Statale di Milano, una sua identità ce l’ha. Si chiama Christopher Vezzani, è un militante di Forza Nuova e sul dito medio porta sempre un anello con la croce celtica. Come i suoi amici camerati di Lotta Studentesca, che di FN è l’emanazione nelle scuole. O quelli del “Blocco”, omologa formazione di CasaPound Italia che va a braccetto con Gruppo Alpha ovvero l’associazione che diffonde tra i banchi il “me ne frego!” degli hammerskin neonazisti di Lealtà Azione. “Giovinezza al potere”. Commissioni edilizie. Libro di testo elettronico. Aumento delle ore di educazione fisica del 50%: è il programma dei neofascisti nelle consulte. I più grandi invece infiltrano i senati accademici e i consigli di dipartimento. E quando c’è da intimorire o menare – basta scorrere le cronache – si presentano coi caschi sotto braccio davanti ai licei ai quali un tempo erano iscritti. «Dissimulano – dice Francesco Vivone, collettivo “LUME” di Milano -. Poi emergono per quello che sono». Eccoli. CasaPound offre solidarietà e avvocato a Alessandra Pettoruso, la maestra di Torino che su Fb inneggiava al fascismo. Il 27 maggio, giornata nazionale antifascista organizzata dall’Anpi, i ragazzi di Lotta Studentesca hanno indossato tute bianche per “disinfestare le zecche” di fronte alle sedi dell’ associazione dei partigiani.

CURVE NERE

Cori, striscioni, xenofobia se c’è un luogo dove il fascismo, vecchio e nuovo, è totalmente sdoganato, sono le curve degli stadi. Sempre più “brune”. Dei 151 gruppi ultrà politicizzati – su un totale di 382 gruppi – 85 sono di estrema destra, stima l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Il primato della fascisteria? Come vent’anni fa va ai supporter naziskin del Verona. «Chi ha permesso questa serata? Chi ha pagato tutto? Chi ha fatto da garante ha un nome: Adolf Hitler», ha gridato il primo luglio il capo Luca Castellini alla festa per il ritorno in A della squadra. E dal pubblico si è alzato il coro «È una squadra fantastica, una squadra fatta a svastica, che bello è… Allena Rudolf Hess!». Castellini è anche un politico: coordina Forza Nuova al Nord. A luglio a Roncolevà ( Verona) sono arrivati 25 profughi e per protesta l’auto del presidente della cooperativa che li seguiva è stata presa a sassate. «Quando si ospita questa gente sono cose che devi mettere in conto», è stato il commento del “Caste”.

CAOS PERIFERIE

In principio era Tiburtino III. Ex borgata, IV Municipio di Roma. Poi CasaPound ha coniato “Tiburtino Terzo millennio” (in linea coi “fascisti del terzo millennio” ) e nel quartiere che ospita tre centri di accoglienza è lotta contro profughi e immigrati. Gli slogan dei neofascisti sono “Roma ai romani”, “case agli italiani”. Così va anche al Trullo, a Tor Sapienza, a Ostia. E in molte periferie italiane. «Difendiamo i nostri quartieri», tuonano. L’ultima iniziativa? Come Alba Dorata. Distribuzione di scorte alimentari alle famiglie povere. Italiane, of course.