20 Giugno 2018

Rintracciato e denunciato il molestatore antisemita di Milano

Fonte:

La Stampa

Autore:

Monica Serra

Inni fascisti e saluti romani Preso lo stalker antisemita

A colpi di inni fascisti e saluti romani perseguitava un membro di spicco della comunità ebraica milanese. È noto a tutti come «Gesù», forse per via della barba lunga, lo stalker antisemita individuato e denunciato dalla Questura. Si tratta di un 73enne italiano, con precedenti per truffa e bancarotta fraudolenta, il vizio delle scommesse e dell’alcol. La vittima è un 64enne molto attivo nella comunità ebraica: ha ricoperto un ruolo di primo piano nell’Associazione figli della Shoah, è tra gli organizzatori della Giornata della Memoria e ha contribuito alla realizzazione del museo al Binario 21 della Stazione Centrale. Nella denuncia presentata in Questura il 30 maggio, ha raccontato di essere stato preso di mira in almeno tre occasioni. L’ultima volta è successo il 26 maggio. La vittima, in compagnia della moglie, aveva appena partecipato a una cerimonia nel Tempio ebraico. Alla vista della coppia vestita con abiti tipici e «riconoscibili», in piazzale Baracca, il 73enne gli è andato incontro e ha urlato «Ebrei di m.». L’uomo ha fatto finta di nulla e si è allontanato senza rispondere. Nella stessa zona, solo qualche mese prima, l’anziano aveva avvicinato la vittima cantando a squarciagola l’inno trionfale del Partito nazionale fascista «Giovinezza, giovinezza». Non basta. In quel periodo il 64enne si era imbattuto in strada nel molestatore un’altra volta. L’anziano gli aveva rivolto il saluto romano per poi allontanarsi come se niente fosse. L’escalation di intolleranza per fortuna non si è mai tradotta in un’aggressione fisica, ma ha spinto l’uomo a denunciare le molestie, anche perché si è reso conto che si trattava della stessa persona che vedeva bazzicare spesso tra corso Vercelli e piazza Piemonte, una zona a due passi dal centro. Agli agenti ha fornito la descrizione dello stalker, che aveva più volte visto in faccia. Così gli uomini della Digos, diretti da Claudio Ciccimarra, si sono subito messi a lavoro e, venerdì, hanno identificato il 73enne all’ippodromo cittadino di San Siro. Lo stalker, accompagnato in Questura, ha ammesso le sue responsabilità senza fornire troppe spiegazioni. Solo ha dichiarato di essere «dispiaciuto» e di non ricordare quanto era accaduto. È stato comunque denunciato per molestia e ingiuria, aggravata dalla finalità di discriminazione e odio etnico, razziale o religioso.