18 Agosto 2017

Rimini, aggressione con motivazioni razziste

Fonte:

La Stampa

«Sei nera». E prendono a botte la donna incinta

«Ti faccio abortire, negra di m…». La scena dell’aggressione è una fermata dell’autobus numero 11 a Rimini, dove una donna senegalese incinta al sesto mese è stata prima rapinata, poi insultata e infine spinta a terra da una giovane coppia, 19 anni lei, di Ancona, e 22 lui, di Caserta. La dinamica dello scontro è stata poi ricostruita davanti agli agenti della volante intervenuta sul posto, che hanno arrestato i due giovani per rapina aggravata dopo aver raccolto la testimonianza di un’altra donna, oltre al racconto della vittima, una 39enne che vive in Italia da anni con la famiglia e che è stata ripetuto bersaglio di insulti da parte dei due anche davanti ai poliziotti. Questi ultimi hanno dapprima portato in questura la coppia per accertamenti, e poi li hanno fermati. I fatti si sono svolti così: alla donna è stato sottratto il telefono cellulare a bordo del mezzo, poi la lite si è spostata alla fermata dove i tre sono scesi e dove la testimone ha visto la senegalese lamentarsi per il furto del cellulare prima di essere spinta a terra. Insieme  all’aggressione fisica, va registrata la ferocia a sfondo razzistico degli epiteti rivolti contro la donna: «Negri di m… tornate a casa vostra», e poi la frase, terribile, sull’aborto. Vicino alla fermata del bus, gli agenti hanno trovato un telefonino, un portamonete e la borsa dell’aggredita, che ha poi raccontato di essere stata colpita a calci e pugni e di essersi dovuta proteggere la pancia dai colpi. «Si tratta di un attacco vigliacco che mi sconvolge come donna e come cittadina di Rimini», ha commentato il vicesindaco, Gloria Lisi.