8 Maggio 2018

Riflessione di Liliana Segre sulla banalizzazione del nazifascismo

Fonte:

Avvenire edizione di Milano

Segre: fascismo buono? Nei lager i treni in orario

«Io ho sofferto in prima persona l’antisemitismo di Stato. Ma di una cosa sono convinta, che subito dopo la guerra e fino a pochi anni fa l’antisemitismo, il fascismo e tutti questi ismi che conosciamo esistevano, ma era vergognoso tirarli fuori, era osceno ammettere di essere rimasti dentro di sé di quell’idea. Oggi questi sentimenti escono allo scoperto, nella convinzione che nessuno possa intervenire perché “tanto siamo in democrazia”». Lo ha detto ieri sera la senatrice a vita Liliana Segre facendo un confronto, alla presentazione del libro “Nazi Italia”, al teatro Franco Parenti, fra il razzismo di ieri e quello di oggi. Sul palco è stato citato anche l’episodio di Lara Magoni, assessore della Regione Lombardia in quota FdI, che ha difeso presunti meriti del regime fascista come la legislazione sul lavoro. «Anche i treni della deportazione arrivavano in orario…», si è limitata a commentare la senatrice a vita, sopravvissuta ad Auschwitz. (D.Re)