24 Ottobre 2017

Protesta di UCEI e Comunità Ebraica di Roma in seguito agli atti di antisemitismo da parte di un gruppo di tifosi della Lazio

Fonte:

Moked.it

“Vergogna ultrà, la Lazio intervenga”

L’orrenda iniziativa antisemita di un gruppo di tifosi della Lazio, che hanno scelto di raffigurare Anna Frank con la divisa dei rivali della Roma, fa parlare giornali e opinionisti. Ferma la protesta di UCEI e Comunità ebraica romana, oggi riportata con evidenza sui principali quotidiani. Ma è anche il mondo sportivo, ai suoi vertici, a reagire con fermezza. A partire dal ministro dello Sport Luca Lotti e dal presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio. Proprio la Figc. nelle scorse ore, ha aperto un’inchiesta sui fatti.

La Gazzetta dello Sport parla di “delirio ultrà”. Il Corriere dello sport titola: “Olimpico, caso choc”. In un editoriale sulla prima pagina di Repubblica, il direttore Mario Calabresi scrive: “Siamo tutti Anna Frank”.

“L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane condanna in modo inequivocabile quanto accaduto allo stadio Olimpico di Roma, dove elementi della tifoseria della Lazio hanno per l’ennesima volta offeso la Memoria della Shoah e il mondo ebraico con espressioni antisemite. Contro questi personaggi chiediamo un intervento chiaro della Società Sportiva Lazio e delle autorità competenti” dichiara la Presidente UCEI Noemi Di Segni.

“Quello che successo è gravissimo, non va sottovalutato e credo che ci sia bisogno di una reazione molto forte e unita di tutte le forze in campo, dalle società di calcio, al Coni, alla politica: servono atti e gesti corali” afferma la presidente della Comunità romana Ruth Dureghello. Che al presidente laziale Claudio Lotito chiede di non nascondersi e “denunciare tutti”.

Il vicepresidente della Comunità Ruben Della Rocca in una nota sottolinea: “La società deve prendere provvedimenti. Per quale motivo le persone che vanno allo stadio devono fare una serie di controlli come avviene in aeroporto e poi chiunque può entrare con una foto di Anna Frank con la maglia della Roma senza subire alcuna conseguenza?”.

“Vergogna, non andrò più allo stadio” dice il direttore del Tg5 Clemente Mimun, intervistato dal Corriere.