29 Agosto 2014

Polemiche per un premio assegnato al polemista antisionista Gianni Vattimo

Fonte:

Moked - ANSA

Moked

27 luglio 2014

Qui Ancona – Un premio a Gianni Vattimo “Pronti a ritirare nostra partecipazione”

“Siamo disorientati e allibiti. Certo non possiamo obbligare gli organizzatori a fare dietrofront sull’assegnazione del premio, ma se verrà mantenuto è probabile che ritireremo la nostra partecipazione”. Così il neo presidente della Comunità ebraica di Ancona Manfredo Coen in un’intervista al Messaggero che arriva a seguito della notizia dell’assegnazione a Gianni Vattimo del premio Festival Adriatico Mediterraneo 2014, manifestazione di cui la Comunità ebraica è ente promotore.

Lo stesso Vattimo che, in un recente intervento ai microfoni della trasmissione radiofonica La Zanzara, aveva riversato tutto il suo odio nei confronti di Israele e palesato in modo inequivocabile i suoi pregiudizi non solo anti-israeliani ma anche anti-ebraici.

“Un concentrato delle più nefande illazioni che non meriterebbe risposta se attorno a queste non si costruissero, con modalità che riteniamo inaccettabili, trasmissioni di successo e molto seguite dai giovani come La Zanzara”, aveva affermato in quella circostanza il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.

“Non possiamo accettare – afferma Coen – che venga premiata una persona che fa proclami antisemiti, affermazioni che istigano all’odio, incitando alla violenza nei confronti dei civili israeliani”.

Numerose le voci a levarsi all’interno della comunità anconetana in attesa che eventuali sviluppi (Coen ha annunciato una richiesta di chiarimento all’organizzazione) prendano una forma chiara e definitiva.

“Il Festival è una manifestazione che da sempre ha offerto momenti d’incontro e di distensione per sensibilizzare la pace tra i popoli. Ora invece si arriva a premiare una persona ostile nei confronti dello Stato di Israele, che istiga all’odio” afferma Daniele Tagliacozzo, consigliere della kehillah marchigiana con un passato di consigliere e assessore comunale.

“Non ci posso credere. Ma come è venuto in mente agli organizzatori del Festival di premiare Vattimo? Al di là delle recenti esternazioni, nega la Shoah e l’esistenza dei campi di concentramento. Va bene andare incontro ai nemici, ma così è troppo” incalza Frida Di Segni, sorella del rabbino capo di Roma.

 ANSA

29 agosto

Bufera su premio ADMED a Vattimo, “io non antisemita”

Ancona – Ha scatenato una bufera il premio del Festival Adriatico Mediterraneo, tradizionale appuntamento di incontro fra i popoli al via domani ad Ancona, a Gianni Vattimo, finito nell’occhio del ciclone per le sue frasi choc su Israele. Nei giorni scorsi la Comunità ebraica ha tolto il patrocinio al Festival; il segretario dell’Iniziativa adriatico ionica Fabio Pigliapoco non ha ritenuto di concedere, per la prima volta, la prestigiosa sede per la cerimonia inaugurale e il sindaco Valeria Mancinelli ha deciso che non sarà lei a consegnare la targa al filosofo. Al momento, dunque, non si sa ancora chi – delle istituzioni – si farà carico di premiarlo. Lui, però, getta acqua sul fuoco delle polemiche che, commenta con l’ANSA, «sono basate su un equivoco. Non ho mai identificato lo Stato di Israele – dice – con la popolazione ebraica. Conosco tante persone ebree che non condividono la politica di Israele, che si maschera da Stato ebraico per ottenere approvazioni che altrimenti non avrebbe. Confermo, quindi, la mia posizione e il giudizio molto negativo su Israele ma non mi sento affatto antisemita». Il filosofo si è detto «contento e legittimato» a ricevere il riconoscimento «per due motivi: il primo, anche sulla base della mia esperienza al Parlamento europeo, è l’esigenza di rivendicare i valori mediterranei, meno rigidi, formali, rispetto a quelli del Centro e Nord Europa. Valori non legati alla cultura calvinista e protestante ma a una cultura più solare e umana in cui mi riconosco di più». L’altro motivo, «oltre al legame con il Mediterraneo, quello con l’Adriatico e, quindi, con la Grecia e la tradizione filosofica greca». «Sarebbe estremamente pericoloso mescolare i temi del Medio Oriente con quello dell’Adriatico e Ionio – ammonisce Pigliapoco -. Noi stiamo costruendo la Macroregione Adriatico Ionica, con un esercizio che ci ha preso parecchi anni e che è di estrema delicatezza per gli equilibri che esistono in Europa, e mi riferisco non solo agli otto Paesi della Iai ma ai 28 del Consiglio europeo che dovrà approvare la Mrai a ottobre. Sarebbe estremamente pericoloso mescolare i temi del Medio Oriente con quello dell’Adriatico e dello Ionio. Vogliamo mantenere la più assoluta distanza fra i due dossier». Per Giovanni Seneca, direttore artistico di AdMed, la consegna materiale del premio «una questione relativa. Questo a Vattimo è un riconoscimento simbolico del festival che viene dato alla carriera e al valore indiscusso del suo pensiero di filosofo internazionale. Chi fisicamente gli darà in mano la targa, credo che sia un discorso molto relativo. Sono disponibile a farlo io, senza problemi. Questa edizione è dedicata ai confini su cui abbiamo chiamato a testimoniare due grandi filosofi: oltre a Vattimo Remo Bodei, che parlerà dei confini tra generazioni, culturali, fra persone. Parlarne vuol dire capirne i meccanismi per cercare di superarli».