18 Febbraio 2015

Interviste a tre esperti sull’antisemitismo contemporaneo in Europa

Fonte:

Il Fatto Quotidiano - Il Giornale – la Repubblica

Interviste ai sociologi Sergio Della Pergola e Michel Wieviorka ed al rabbino capo della Danimarca Rav Jair Melchior sull’antisemitismo in Europa

Sul Giornale  Sergio Della Pergola analizza intanto i flussi migratori dall’Europa verso Israele e si chiede: “Dove va l’Europa? Se crescerà e si integrerà, gli ebrei resteranno. Ma se l’Ue fallisce e si spacca, oppure se si arriva a un’islamizzazione furibonda, allora non ci sarà più spazio per gli ebrei. A oggi la risposta non è molto chiara”.

Michel Wieviorka, direttore dell’École des Hautes études en sciences sociales e specialista di antisemitismo dice al Fatto che: “Da 20-25 anni, l’odio per gli ebrei cresce in popolazione venute del mondo arabo e musulmano che, spesso su uno sfondo di esclusione e discriminazione, si identificano con la causa palestinese o con l’Islam in urto con l’Occidente. Si diffonde anche l’idea che gli ebrei sono più protetti, che hanno più diritto di altri popoli alla compassione e questo genera un senso di ingiustizia. E poi c’è la nuova cultura di internet, dove tutto pub essere detto. L’odio dell’ebreo si incarna in chi vuole mettere dei limiti alla libertà di opinione. Essa si sviluppa soprattutto nei paesi dove le élite sono screditate, i politici, i giornalisti, gli insegnanti. Ed è il caso della Francia»

Rav Melchior: “Gli ebrei danesi non se ne vanno”. “È impensabile che uno si debba trasferire in Israele per paura. Nessuno ha il diritto di dirci e decidere dove dobbiamo andare: e mi riferisco ovviamente ai terroristi. Se decidi di ritornare in Israele deve essere per motivi religiosi, per il sionismo. Come hanno fatto per esempio i miei genitori. Sono tornati guidati dalla passione, dalla fede, dall’amore. Non per paura”. È quanto afferma il rabbino capo di Danimarca Jair Melchior in una intervista a Repubblica. A proposito dell’appello rivolto agli ebrei d’Europa dal primo ministro Benjamin Netanyahu Melchior rileva: “In un momento come questo, non mi è sembrato un appello opportuno”.