28 Ottobre 2017

Individuati i principali responsabili degli atti di antisemitismo allo stadio Olimpico di Roma, antologia di articoli

Fonte:

Corriere della Sera edizione di Roma, Il Messaggero, Il Fatto Quotidiano, La Repubblica edizione di Roma

Autore:

Fulvio Fiano, Rinaldo Frignani

Daspo a tredici tifosi laziali

«Ci vediamo nel 2022»

Perquisizioni della Digos: sono legati all’estrema destra

Daspati con effetto immediato, indagati e, chissà, a breve responsabili di aver arrecato svantaggi sportivi, oltre che di immagine, alla Lazio e i suoi tifosi se la procura federale della Figc chiuderà in parte o totalmente l’Olimpico. Le abitazioni di tredici persone ritenute responsabili di aver lasciato in curva Sud, durante Lazio-Cagliari del 22 ottobre, gli adesivi con Anna Frank in maglietta giallorossa sono state perquisite ieri. Sono Tiziano Abbondanza, 26 anni, Luca Ciano, 20, Franco Costantino, 46, Manuel De Biase, 24, Fabrizio Dessy, 53, Mirko Di Benedetto, 29, Alessandro De Paolis, 44, Simone Giaccone, 38, Fabrizio Mineo, 30, Lorenzo Sarrocco, 18, Filippo Tichetti,19, Stefano Valloni, 33. Tutti romani, residenti tra la Capitale e la provincia, alcuni noti in curva Nord. Gli inquirenti li definiscono «appartenenti alla componente oltranzista della tifoseria laziale». Sono indagati per discriminazione e incitamento all’odio razziale. La Digos e gli agenti del commissariato Prati hanno trovato oltre ai vessilli e alle felpe degli Irriducibili, materiali e riferimenti alla militanza nell’estrema destra. Le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Francesco Caporale vanno avanti e altri nomi si potrebbero presto aggiungere. Complessivamente, sono 20 i tifosi già identificati, inclusi un 17enne (perquisito ieri) e un 13enne, non imputabile, che era con suo zio. All’appello manca anche lo stampatore delle figurine antisemite. Sempre ieri, controlli nella zona di Ciampino. Già nella serata di giovedì il questore Guido Marino aveva firmato i provvedimenti di daspo «per aver commesso atti di discriminazione razziale mediante l’affissione di materiale antisemita, offensivo per il contenuto e in grado di incitare all’odio razziale»: 11 per la durata di 5 anni; uno di 5 anni con l’obbligo di firma, Dessy, che ha finito un anno fa di scontare una precedente interdizione dagli stadi; e uno, il più pesante, per 8 anni con obbligo di firma, a carico di Costantino, che ne ha già scontati tre di cui uno di 5 anni. Sei di questi sono appartenenti al gruppo ultrà degli Irriducibili. «5 anni non fermeranno il mio disperato amore! Ci vediamo nel 2022 avanti laziali!», ha scritto (tutto in maiuscolo) ieri su Facebook il 20enne Ciano, responsabile di Lotta studentesca ad Anzio, che sul suo profilo inneggia apertamente al fascismo e all’odio verso Israele. Un suo post contro romanisti, comunità ebraica e antifascisti è stato rimosso dal social network il 23 ottobre per i contenuti intimidatori.