11 Febbraio 2014

Il neonazista che ha inviato le teste di maiale alla Comunità Ebraica di Roma sostiene di non essere antisemita

Ernesto Moroni, l’estremista di destra che ha inviato le teste di maiale alla Comunità Ebraica di Roma, ha scritto sul profilo Facebook del suo movimento Azione Frontale questa rettifica:

Rettifica dell’articolo apparso su Il Messaggero Cronaca di Roma

Azione Frontale e Moroni Ernesto in qualità di responsabile vogliono rettificare il contenuto dell’articolo comparso ieri (lunedì 10/02/14) su Il Messaggero Cronaca di Roma, a firma di Marco Pasqua, dal titolo “Spedì le teste di maiale al Ghetto ora lancia un nuovo sito antisemita”.

Io Moroni Ernesto che invero ho spedito i pacchi contenenti le teste di maiale tengo a precisare, innanzitutto, che non era mia intenzione offendere tutte quelle persone morte nei campi di concentramento nazisti, né alcuna altra vittima di deprecati eccidi. Infatti nei pacchi da me spediti era contenuto un biglietto che riportava la mia teoria cioè che il nazismo e’ stato finanziato da importanti famiglie Ebree sioniste con lo scopo di creare numerosi eventi a catena che avrebbe poi portato all’ occupazione della tanto ambita Israele. E quindi intendevo porre un interrogativo alla comunità Ebraica. Le teste di maiale volevano essere solo un mezzo provocatorio per avere la possibilità di divulgare il messaggio all’ interno dai pacchi(mai pubblicato correttamente …). Rifiuto l’accusa di antisemita e negazionista ingiustamente addebitatami.

Meno che mai vera, anzi allarmista e solo diffamatoria la notizia relativa al presunto rilancio di miei proclami attraverso un rinnovato sito . Il sito dell’associazione esiste già da Maggio 2013, tale era e tale è rimasto anche successivamente ai fatti avvenuti il 24/01/14. Il sito non e’ stato sottoposto ad alcun restyling grafico e di contenuti; anche il blog e il contatto facebook esistono dal 2012’

Inoltre sfido chiunque a trovare un contenuto antisemita negli articoli del sito e blog che vengono utilizzati per la sola controinformazione che è lo scopo della mia associazione, cioè tentare di dare una rilettura a tutti gli accadimenti storici degli ultimi secoli. Se si fa riferimento alla parola lobby Ebraica,non c’ è alcun offesa perché indirizzata a quei pochissimi eletti che ne fanno parte.

L’articolo distorce il concetto di riconquista del Paese immaginando un appello a militanti per scopi eversivi. Nel sito è indicata la “riconquista del paese” con il solo fine di riconquistare tutti quei valori e concetti morali ormai persi. Noi su facebook riportiamo notizie di cronaca giornaliera e argomenti politici religiosi di cui andiamo fieri e crediamo, possibilmente senza essere discriminati per i nostri ideali.

Non riteniamo deontologicamente appropriato costruire un articolo e un titolo tali, quando non si conosce o non si vuole capire il reale significato di un azione o ciò che viene divulgato dai nostri mezzi di informazione. La nostra speranza è che voi continuerete a seguirci, in modo da comprendere che le nostre idee e azioni non rappresentano le etichette a noi ingiustamente assegnateci.