10 Aprile 2017

Il Conseil représentatif des institutions juives de France – CRIF condanna le recenti dichiarazioni di Marine Le Pen sulla retata del Vel d’Hiv del 1942

Fonte:

Moked.it

Autore:

Adam Smulevich

La condanna degli ebrei francesi:

“Le Pen nel solco di Vichy”

Impossibile restare in silenzio.

Le gravissime e provocatorie dichiarazioni di Marine Le Pen, la leader del Fronte Nazionale che ieri ha difeso la Francia collaborazionista di Vichy assolvendola dai ripetuti crimini contro l’umanità compiuti da Petain e dai suoi sodali (compreso il rastrellamento e la deportazione di migliaia di ebrei nei campi di sterminio), suscitano la ferma condanna della Comunità ebraica d’Oltralpe.

Già più in volte in passato leader comunitari e nazionali erano intervenuti contro le intemperanze della candidata dell’estrema destra segnalando con preoccupazione dichiarazioni e toni che sembravano ereditati dal padre Jean Marie, noto antisemita.

A pochi giorni dal voto per le presidenziali (il 23 aprile il primo turno della competizione elettorale), Le Pen prova nuovamente a infiammare e dividere l’opinione pubblica. Un tentativo ignobile e pericolosissimo, hanno messo in guardia i vertici del Crif (il Conseil représentatif des institutions juives de France).

Le dichiarazioni della Le Pen, si legge in una nota diffusa questa mattina dal Crif, mostrano “il vero volto del Fronte Nazionale”. Parole, quelle pronunciate ieri, “che si inseriscono nel solco dell’eredità di Vichy e collaborazionista di suo padre e dei fondatori del Fronte”. Ma anche un insulto alla Francia. Quella Francia che, a partire dal 1995, “ha riconosciuto le sue responsabilità nella deportazione degli ebrei e ha fatto i conti con la sua storia, con la sua precedente memoria selettiva”.

Nella nota, il Crif ricorda inoltre come la famosa retata con destinazione il Vel d’Hiv fu organizzata da René Bousquet, segretario generale della polizia di Vichy, con il coinvolgimento di 4500 poliziotti e gendarmi francesi. Furono loro i responsabili dell’arresto di 13mila ebrei, di cui 4mila bambini, a Parigi e nei dintorni più prossimi della Capitale francese tra il 16 e il 17 luglio del 1942.

Ad essere sottolineata con preoccupazione è anche la presenza di personalità apertamente neonaziste al fianco della Le Pen. Per questo l’invito, rivolto all’insieme della società francese, è a fare fronte comune contro il Fronte Nazionale.