8 Ottobre 2017

I Verdi bavaresi diffondono una risoluzione dove il BDS viene paragonato ad una forma di antisemitismo

Fonte:

http://www.jpost.com

Autore:

Benjamin Weinthal

I Verdi bavaresi: BDS, proprio come gli slogan nazisti ‘non comprare dagli ebrei’

“La campagna BDS [boicottaggio, disinvestimento, sanzioni] è, nella sua totalità, antisemita, ostile a Israele, reazionaria e oscurantista”, ha dichiarato il testo di una recente risoluzione di partito.

Sabato i Verdi, nello stato meridionale tedesco della Baviera, hanno adottato una risoluzione che respinge la campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni per antisemitismo, invitando contemporaneamente i suoi affiliati di partito a dare un taglio alle attività del BDS nei confronti dello stato ebraico.

“La campagna BDS è, nella sua totalità, antisemita, ostile a Israele, reazionaria e oscurantista”, ha dichiarato il testo della risoluzione.

La risoluzione ha rilevato che “le posizioni e le richieste del BDS sono di delegittimare e demonizzare Israele e quindi attribuire tutte le colpe per ogni male della regione agli ebrei”.

Il documento ha continuato: “Israele è l’unico stato democratico e al contempo per Israele si applicano due pesi e due misure quando, per esempio, la criminalità di Hamas viene ignorata o minimizzata.

I Verdi bavaresi hanno dichiarato che “invocare un boicottaggio riprende essenzialmente lo slogan nazionalsocialista “Non acquistare dagli ebrei!”

Il partito ha invitato tutti i suoi affiliati, incluso il partito federale, che dovrebbe essere nella nuova coalizione di governo della cancelliera Angela Merkel, di non cooperare con il BDS.

L’organizzazione giovanile del partito dei verdi in Baviera ha avviato la risoluzione anti-BDS. Eva Lettenbauer, portavoce dell’organizzazione Green Youth, ha dichiarato che la campagna antisemita BDS “non riconosce il diritto di Israele di esistere” e cerca aggressivamente di danneggiare Israele attraverso i boicottaggi.

Nel 2013, i parlamentari del Partito Verde spinsero per un’iniziativa BDS nel Bundestag per individuare e punire i prodotti israeliani prodotti nei territori contesi.

“Chiediamo in particolare che la Fondazione Petra-Kelly e la Fondazione Heinrich Böll fermino ogni forma di cooperazione, nonché finanziaria o logistica con i gruppi BDS e vietino tali attività in futuro” dissero i Verdi bavaresi.

La Fondazione Heinrich Böll è il gruppo di ricerca del Partito dei Verdi e ha uffici in tutto il Medio Oriente.

Giovedì un evento alla Fondazione Heinrich Böll a Beirut in Libano intitolato “50 anni di occupazione, 50 anni di resilienza” sembra aver coinvolto attivisti anti-israeliani. Il moderatore pro-Hezbollah, Sahar Mandour, firmò una petizione contro Israele nel 2006 dichiarando il suo sostegno alla guerra degli Hezbollah contro Israele. “Il nostro consapevole sostegno alla resistenza nazionale libanese in quanto conduce una guerra in difesa della nostra sovranità e indipendenza, una guerra per liberare i libanesi imprigionati in Israele”, dichiarò la petizione.

Sergey Lagodinsky, capo del Dipartimento UE/Nord America della Fondazione Heinrich Böll di Berlino, domenica ha dichiarato al The Jerusalem Post : “Plaudo alla risoluzione dei Verdi in Baviera, dal momento che la mia opposizione contro il BDS e contro la discriminazione di Israele è ben nota all’interno del partito e l’ho comunicato in più occasioni, ad esempio all’interno del gruppo di lavoro federale sulla politica internazionale”.

Quando gli viene chiesto se  la Heinrich Böll interromperà gli eventi anti-israeliani, incluso l’evento citato a Beirut, ha dichiarato: “Non posso parlare per la fondazione, poiché non ne sono il responsabile. Posso solo dire questo: sotto la mia supervisione non c’è mai stato un singolo evento che possa essere caratterizzato come pro-BDS e / o anti-Israele. E non ci sarà mai finché sarò responsabile del mio dipartimento “.

Le interrogazioni del Jerusalem Post alla sede centrale della Böll in Germania domenica non sono ritornate immediatamente.

Il capo dell’ufficio di Tel Aviv della Heinrich Böll, Kerstin Müller, nel 2013, mentre era deputata al Bundestag, supportò l’etichettatura dei prodotti ebraici dei territori contesi. “Finché la Signora Müller richiede l’etichettatura di beni da un solo paese al mondo, cioè Israele, agisce in modo antisemita”, dichiarò all’epoca al Post il dottor Gideon Joffe, capo a Berlino della più grande comunità ebraica tedesca (10.500).

Petra Kelly, politico e attivista dei verdi tedeschi, è stata un membro fondatore del partito verde. La fondazione in suo nome ha lavorato a stretto contatto con il pro-BDS Jewish-Palestinian Dialogue Group. E’ stata fondamentale nel fondare il Partito Verde tedesco.

Gesa Tiedemann, direttore generale della Fondazione Petra Kelly, ha dichiarato al Post che la fondazione “non ha mai realizzato eventi BDS e anti-Israele o ha partecipato a tali eventi, dal punto di vista organizzativo o finanziario”. Monaco, capitale della Baviera, nel corso di quasi 2 anni è stata sconvolta da una serie di eventi pro-BDS sovvenzionati dalla città nei centri culturali Gasteig e Eine-Welt-Haus. Il consiglio comunale di Monaco di Baviera ha reagito con una proposta di legge per vietare gli eventi BDS negli edifici della città.

La legge, intitolata “Contro ogni forma di antisemitismo – Nessuna cooperazione con il movimento antisemita BDS [boicottaggio, disinvestimento, sanzioni], dovrebbe essere attuata quest’anno.

La Landesbank Baden-Württemberg (LBBW) detiene un conto con il gruppo pro-BDS Stuttgart Palestine Solidarity Committee.

La città di Stoccarda, nello stato meridionale del Baden-Württemberg dove ha sede la LBBW, possiede quasi il 20% della banca. Lo stato possiede quasi il 25% della banca.

Domenica alla domanda circa la risoluzione del partito verde bavarese che chiede agli affiliati di interrompere la cooperazione con le attività BDS, il sindaco di Stoccarda del partito verde Fritz Kuhn e il direttore del partito del Baden-Württemberg Winfried Kretschmann non hanno risposto immediatamente al Post.

Secondo i critici, i maggiori esponenti del partito verde in tutta la Germania hanno giocato un ruolo nel far progredire il BDS.

Il presidente del partito verde del Baden-Württemberg, Winfried Kretschmann, alla fine di marzo ha consegnato personalmente un assegno di 30.000 euro (32.000 dollari) a un pastore luterano in Cisgiordania che sostiene la distruzione di Israele. Apparentemente i € 30.000 sono per la tecnologia ad energia solare per il Dar Al Kalima College of Arts e il Culture Bethlehem, guidato da Raheb.

Jürgen Trittin, un deputato di primo piano del partito verde, recentemente ha paragonato i campi profughi in Libia ai campi di concentramento durante l’Olocausto. Trittin ha equiparato Netanyahu ai leader autocratici. Trittin prima favorì le trattative con gli Stati Uniti e l’Unione Europea designò l’organizzazione terroristica Hezbollah .