13 Marzo 2014

I Drughi juventini giustificano i cori antisemiti e attaccano la vedova di Gaetano Scirea

Fonte:

www.corriere.it

Autore:

Matteo Cruccu

Juve, la curva giustifica i cori antisemiti e attacca la vedova Scirea

Il gruppo dei Drughi: «Si tolga lei il cognome del marito». E durante il match

di Europa League, si scagliano di nuovo contro la signora: «La Juve siamo noi»

Li aveva stigmatizzati duramente: «Se partono ancora quei i cori, si tolga il cognome di mio marito dalla Curva». Mariella Scirea, vedova del campionissimo scomparso 25 anni fa, si era scagliata contro gli ultrà della Juve che avevano intonato slogan antisemiti durante il sentito match di campionato con la Fiorentina. La curva bianconera reagisce prima con una nota, poi in serata, durante la partita di Europa League, di nuovo con la Fiorentina, con cori contro la vedova: «Mariella Cavanna, la senti questa voce? La Juve siamo noi», cantano gli ultrà nei primi minuti della partita, sottolineando il cognome da nubile della signora.

«In politica senza merito»

Già prima della partita di coppa, i Drughi, gruppo storico del tifo organizzato bianconero, rispondono alla vedova con un siluro: «Il cognome se lo deve togliere lei». In una nota altrettanto dura, gli ultrà le ricordano innanzitutto il passaggio alla Camera (dal 1994 al 2001, prima con Forza Italia, poi con Cossiga, infine con Mastella): «Varcò la soglia di Montecitorio grazie alla sua condizione di vedova di un grande campione, non certo per le sue qualità e tantomeno per la sua preparazione visto che, con il massimo rispetto, è ancora oggi in possesso solo di un diploma da perito aziendale, non proprio il massimo per rappresentare parte del Popolo Italiano. E non ci sono tracce significative del suo passaggio nella stanza dei bottoni, nulla di nulla»

«Quei cori li cantano tutti»

Quindi l’attacco prosegue: «Ora l’uscita, sposata entusiasticamente da tutto il mondo nostro nemico di togliere il nome di Gaetano Scirea alla Curva Sud». Gli ultrà ventilano un conflitto d’interesse nell’addossare da parte della vedova esclusivamente a loro cori antisemiti (che quindi, in qualche modo, giustificano): «Da considerare che i cori incriminati cantati da tutti da più di 20 anni, vengono intonati a pieni polmoni anche nella Nord, solo che quel settore dello stadio è riservato ai Club Doc ed indovinate chi è presidente del centro coordinamento? Bravi, proprio la signora in questione che preferisce tacere per evitare di doversi dimettersi da un incarico evidentemente ben remunerato».

«Si faccia chiamare Cavanna»

E si conclude: «Forse la signora non sa, e siamo qui per farglielo notare, che ovunque, dal sito della società compreso ai biglietti, i parla sempre e solo di Tribuna Sud. Il nome di Gaetano Scirea non è mai contemplato. Quindi accettiamo l’invito, ma anche lei facesse altrettanto tornando a farsi chiamare con il cognome da nubile: Cavanna. Avendo conosciuto la riservatezza di Gaetano, siamo certi che non avrebbe gradito una moglie così invadente che, facendosi scudo di un cognome acquisito, si è fatta strada nel mondo della politica e dello sport dimostrando di non conoscere il primo e tantomeno il secondo».

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