27 Agosto 2017

Forza Nuova e Casa Pound, le maggiori organizzazioni del radicalismo di destra in Italia

Fonte:

La Stampa

Autore:

Francesco Grignetti

Da Forza Nuova a Casa Pound tra nazionalismo e omofobia

In cerca di visibilità i due movimenti sono in forte competizione tra loro

Rieccoli, quelli di Forza Nuova. Stavolta si sono scatenati contro il parroco del Pistoiese, cavalcando i temi classici dell’ultradestra: il «mondialismo» che comprime l’indipendenza nazionale, l’immigrazione che mina l’identità, l’euro che uccide la sovranità monetaria. E però Forza Nuova, movimento creato a immagine e somiglianza del suo leader Roberto Fiore, che fu un protagonista della destra extraparlamentare e violenta a Roma già negli Anni Settanta, ci mette di suo il culto della famiglia, la paura del decremento demografico, l’indissolubilità del matrimonio, l’ostilità per i gay. E’ fortissima l’impronta cattolico-tradizionalista. Non per nulla il leader ha undici figli. Con Forza Nuova siamo lontanissimi dall’universo Casapound, che pure non scherza su queste tematiche, ma in chiave di rottura, movimentista, scanzonato, totalmente laico e distante da un approccio confessionale. Forza Nuova è più un partitino con le sue liturgie, il segretario, le sedi. Anche Forza Nuova, però, specie a Roma, da qualche tempo sta accentuando il «movimentismo». Dipende da un leader in ascesa, Giuliano Castellino. C’erano lui e i suoi, forniti di tirapugni, in piazza Colonna nel febbraio scorso, quando una manifestazione di taxisti degenerò in tafferugli davanti alla sede del governo. C’era sempre Castellino, a marzo, che cercava visibilità tra le tante manifestazioni di protesta contro l’anniversario dei Trattati di Roma che istituirono la Comunità europea: «Combattenti romani – scriveva – siamo un fiume in piena. Vi invito al massimo sforzo». Ecco, a maggio, in via Nomentana, di nuovo Castellino era in prima fila nell’occupazione provocatoria della sede dell’Oim, l’Organizzazione internazionale delle migrazioni, scambiando una austera agenzia delle Nazioni Unite per una Ong qualsiasi. Oltretutto, a dispetto di quel che crede Forza Nuova, l’Oim è impegnata a far rientrare in patria i migranti, non a farli arrivare in Italia. A giugno, Forza Nuova protestava alla sua maniera, con petardi e tentativi di sfondamento, contro la legge sullo «ius soli». I suoi militanti quel giorno tentarono di raggiungere il Senato e furono dispersi con i getti degli idranti (le stesse autobotti della polizia viste in azione l’altro giorno a piazza Indipendenza, ironia della sorte). «Ormai è guerra. In questo momento – fu il commento sui social – un manipolo di guerrieri sono schierati qui in piazza. La legge sullo Ius Soli non passerà, o sarà battaglia in tutta Italia». Tanta veemenza garantisce visibilità, ma pochi consensi. «Mentre nei capoluoghi di provincia – scriveva Roberto Fiore dopo le ultime Amministrative – si conferma un trend non soddisfacente per i nostri candidati sindaco, che ottengono attorno allo 0,4%, nei centri di media grandezza i risultati sono più rilevanti». A Roma, in effetti Forza Nuova sosteneva la candidatura di Alfredo Iorio, storico responsabile della sezione di via Ottaviano del Movimento Sociale, che si è fermato allo 0,21%, quando l’aborrita Casapound ha incassato l’1,14%. E la competizione tra l’ultradestra continua.