23 Dicembre 2014

Ennesimo attacco terroristico in Francia

Fonte:

Corriere della Sera

Autore:

Stefano Montefiori

Francia, furgone sulla folla

Attacco al mercato di Natale

Secondo i testimoni gridava «Allah è grande»

Le autorità ripetono che non c’è alcuna rivendicazione religiosa, smentendo le voci che parlavano di un grido «Allah è grande». L’emozione in Francia è comunque enorme, perché per la terza volta in tre giorni degli atti violenti sono sembrati — almeno in un primo momento — essere legati al terrorismo islamico.

Intorno alle 19 Sébastien S., 37 anni, si è gettato con l’auto sulla folla del mercatino di Natale: 17 feriti, dei quali uno in pericolo di vita e quattro gravi. Una drammatica immagine scattata da un passante riprende l’attentatore con le braccia aperte e lo sguardo rivolto al cielo. L’uomo si è pugnalato per nove volte al petto, ancora dentro al furgoncino bianco Peugeot Expert con il quale pochi istanti prima si era lanciato sui passanti. Nel pomeriggio a Montpellier il primo ministro Manuel Valls aveva evocato il pericolo del terrorismo islamico, dichiarando che «mai ci siamo trovati ad affrontare una minaccia così grande».

Tre azioni violente in tre giorni: sabato Bertrand Nzohabonayo, 20 anni, francese di origini burundesi, è entrato nel commissariato di Joué-lès-Tours (una città del centro della Francia) e ha ferito a coltellate un’agente prima di venire ucciso dagli altri due poliziotti. «Allah Akhbar , gridava.

Domenica sera, a Digione, un uomo di 40 anni, francese di origini algerine e marocchine, ha volutamente investito con la sua auto 13 persone su una strada vicino al commissariato, urlando anche qui «Allah Akhbar e dicendo poi, in ospedale, di avere agito prima «per i bambini della Palestina» e poi per quelli della Cecenia. Il ministro dell’interno, Bernard Cazeneuve ha parlato dell’aggressore al commissariato di Joué-lès-Tours come di «una persona instabile».

Il procuratore Marie-Christine Tarrare ha poi dichiarato ieri pomeriggio che «a Digione non si è assolutamente trattato di un atto terroristico», perché l’autore del gesto è uno squilibrato conosciuto dai servizi di psichiatria dove era stato visitato per 157 volte negli ultimi anni Ma molti si chiedono se sia necessaria la perfetta sanità mentale di un attentatore per qualificare le sue azioni come terroristiche.

Quanto a Nantes, il procuratore Brigitte Lamy ha dichiarato che si tratta di «un caso isolato» e che anche qui non si può parlare di atto di terrorismo». Le autorità hanno aggiunto che l’aggressore, ricoverato in ospedale, è noto alla polizia per piccoli precedenti penali. «E’ stato ritrovato un quaderno accanto al veicolo, lo stiamo studiando», ha aggiunto il procuratore. L’uomo alla guida del furgoncino bianco è riuscito a entrare con l’auto nella place Royal che è pedonale e protetta da una barriera. Non è chiaro come si sia procurato il pass. Ha sfiorato lo stand dove si serviva il vino caldo e ha proseguito la sua corsa per circa io metri, investendo molti pedoni prima di finire contro un palo.

Il 20 novembre scorso tre terroristi francesi arruolati nell’Isis si sono rivolti in un video ai connazionali musulmani per esortarli a unirsi ai combattenti jihadisti in Siria, o ad attaccare «gli infedeli» in patria, avvelenando l’acqua o lanciando l’auto sulla folla. II governo francese esorta cittadini alla vigilanza, e allo stesso tempo cerca di evitare che atti violenti come quello di ieri sera a Nantes vengano automaticamente considerati islamisti.