2 Marzo 2018

Cronaca del seminario antisionista all’università di Torino

Fonte:

Corriere Torino

Autore:

Laura Siviero

In quattrocento dallo scrittore anti-sionista

L’incontro di ieri e oggi dedicato alla produzione di Edward Said sul rapporto Israele- Palestina, organizzato dagli studenti di Progetto Palestina, nell’Aula Magna dell’Università di Torino, che ha scatenato una lunga polemica nei giorni scorsi, si è svolto tranquillamente. Il botta e risposta tra gli offesi intellettuali filo-Israele e l’Università di Torino è finito con una replica del rettore Ajani che ha sostenuto la necessità della pluralità di opinione, ma ha preso le distanze dall’incontro, a cui non si è presentato. Sta di fatto che questa mattina erano presenti oltre 400 studenti, invogliati anche dai 3CFU assicurati. I ragazzi di Progetto Palestina sostengono di aver organizzato un convegno di carattere accademico, monografico, che non necessitava di un contraddittorio e di aver in altre occasioni contattato la contro-parte, senza successo. «Per chi non conoscesse la produzione di Said, noto letterato americano di origini palestinesi, -spiega Gabriele Proglio, docente di Storia Contemporanea all’Università di Coimbra-, ha toccato molti punti della memoria della Palestina. Ha analizzato le forme di colonialismo e di orientalismo, ha molto scritto su come Israele abbia imposto la sua egemonia e la diaspora dei palestinesi». Un autore delicato da trattare. Angelo Pezzana, fondatore dell’Associazione ItaliaIsraele, firmatario della lettera, si aspetta che l’Ateneo organizzi un dibattito serio. «Ritengo che l’Università sia un posto in cui si vada a studiare a confrontarsi – dichiara – però queste iniziative che accomunano Gaza ad Auschwitz mi chiedo cosa abbiano di culturale e informativo. I ragazzi dovrebbero costituire un partito politico e esprimersi in luoghi appropriati».