26 Maggio 2014

Aggressione antisemita a Créteil, periferia di Parigi

Fonte:

Corriere della Sera

Autore:

Stefano Montefiori

Due giovani aggrediti davanti alla sinagoga

Due fratelli ebrei presi a pugni sabato sera a Créteil, alla periferia di Parigi, davanti alla sinagoga. Un’aggressione che desta più emozione del solito, e fa reagire il presidente François Hollande, perché arriva poche ore dopo il massacro al Museo ebraico di Bruxelles. Ma l’assalto di sabato si aggiunge a una lunga lista di atti antisemiti, che nel primo trimestre del 2014 sono aumentati del 44 per cento in Francia: il Spcj» (Servizio di protezione della comunità ebraica) in collaborazione con il ministero dell’Interno ne ha recensiti 169, tra insulti, minacce e violenze fisiche. Ed è una contabilità ridotta, perché non prende in conto tutti gli atti — pur verificati — a cui non è seguita una denuncia alla polizia. Quel che è successo sabato non è purtroppo un caso isolato: «Stavamo camminando per strada con le nostre kippa (il copricapo degli ebrei) per andare alla preghiera serale, due maghrebini sono arrivati alle nostre spalle e ci hanno colpito — ha raccontato Raphael, 19 anni, il più giovane dei fratelli —. Hanno cominciato con mio fratello, con un tirapugni. Non ci siamo parlati, sentivo solo che tra loro si incitavano, si dicevano colpisci più forte! Eravamo riconoscibili come ebrei perché avevamo la kippa, e non hanno neanche avuto il coraggio di affrontarci a viso aperto, sono arrivati alle spalle, dei veri vigliacchi». Il presidente della Repubblica, François Hollande, da Tulle in Corrèze dove era andato a votare ha ribadito «la volontà della Francia che tutti i suoi ebrei possano sentirsi in perfetta sicurezza», e ha lanciato un appello affinché tutti i cittadini si mobilitino «per evitare che si ripetano atti come quelli di Créteil. Faremo di tutto per trovare i colpevoli e ci riusciremo». Subito dopo la strage di Bruxelles il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, aveva già dato istruzione a tutti i prefetti di rafforzare immediatamente le misure di protezione dei luoghi di culto e dei centri culturali ebraici, ma questo non ha impedito che i due ragazzi di Créteil venissero colpiti. All’inizio di marzo, in occasione della tradizionale cena con il capo di Stato, il presidente del Crif (Consiglio delle istituzioni ebraiche di Francia) Roger Cukierman aveva implorato Hollande di fare della lotta all’antisemitismo una «causa nazionale», aggiungendo che «oggi, in Francia, portare una kippa significa correre il rischio di farsi aggredire».