20 Dicembre 2006

Rapporto JPPPI 2006

Il report annuale del Jewish People Policy Planning Institute afferma che vi è “una significativa minaccia per il popolo ebraico” costituita dal programma nucleare iraniano e dallo sfrontato antisionismo del presidente Ahmadinejad e dalla sua “intenzione di distruggere lo stato di Israele”.

“L’incubo di un Iran antisemita, negatore della Shoà ed in possesso della bomba nucleare non è pertanto un’illusione ma una minaccia reale, e non solo per Israele in quanto maggior comunità ebraica del mondo” scrive l’autore del report.

 

Il JPPPI è un’organismo di studio indipendente la cui missione è contribuire alla continuità del popolo ebraico e dell’ebraismo e al suo futuro.  Il report “Principali cambiamenti: minacce ed opportunità” è stato presentato per il terzo anno consecutivo al Gabinetto dei ministri israeliano.

 

Parte della presentazione è stata dedicata agli effetti del conflitto dell’estate scorsa sugli ebrei della diaspora. I dati mostrano diverse reazioni tra gli ebrei americani e quelli europei. Gli ebrei europei, che vivono a fianco di comunità musulmane di grandi dimensioni, hanno espresso molta inquietudine per la mancanza di una netta vittoria israeliana nel conflitto contro Hezbollah, in un’ Europa in cui aumentano le voci che delegittimano Israele come stato ebraico. Gli ebrei americani invece si sentono maggiormente sicuri, anche se hanno manifestato sorpresa per la vulnerabilità di Israele e un numero crescente di persone è preoccupato da un possibile cambiamento della politica statunitense in Medio Oriente che vada a scapito di Israele.

 

(Resoconto tratto dall’articolo: Report warns of security threats from extremist Islam, www.ejpress.org, 20/12/2006)

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