L’immagine dell’ebreo in un gruppo di studenti veneti. Un’indagine antropologica con la tecnica del differenziale semantico

Autore:

Adriana Goldstaub

Anno:

1990

L’indagine, svolta fra il 1984 e l’85, più che verificare il pregiudizio antiebraico, intendeva rilevare i tratti psicologici e culturali dell’immagine dell’ebreo (p. 489). Dai risultati è emerso che non si riconoscono più all’ebreo le spiccate caratteristiche fisiche elaborate dalla tradizione antisemita (p. 498, pp.514-5), anche se permane tuttora lo stereotipo dell’ebreo ricco (p. 506, p. 514) con un rapporto quasi feticistico col denaro (p. 507). L’ebreo è percepito come un soggetto dotato di un vivo senso della tradizione (p. 507, p. 509); però questa tendenza è vista in un’accezione negativa perchè associata all’immagine dell’ebreo tendente a rinchiudersi e isolarsi dalla società (p. 509). E’ indicativo, inoltre, che, soprattutto nel gruppo di universitari intervistati, “L’immagine dell’ebreo possiede tratti di ambiguità e risvolti negativi che ne fondano con maggior coerenza l’isolamento e ne giustificano con più liceità la scarsa desiderabilità. […] Una maggior cultura non ha dunque impedito una cristallizzazione della fisionomia dell’ebreo […]” (p. 515).