26 Febbraio 2013

Dalla peste nera all’espulsione dalla Spagna

Dal 1348 al 1498

1348
Allo scoppio della peste nera, gli ebrei sono accusati di avvelenare i pozzi. Nonostante una bolla di papa Clemente VI che ricorda ai cristiani che anche gli ebrei muoiono di peste, le comunità ebraiche vengono massacrate. A Strasburgo vengono bruciati 2000 ebrei: altri massacri si verificano a Colmar, Worms, Oppenheim, Francoforte, Colonia.

1389
Durante le celebrazioni di Pasqua, membri del clero di Praga accusano gli ebrei di avere profanato le ostie e incitano il popolo a razziare e bruciare il quartiere ebraico. Circa 3000 persone, quasi l’intera comunità praghese, vengono massacrate. I superstiti, per lo più donne e bambini, vengono battezzati. Uno dei pochi sopravvissuti, Rabbi Avigdor Kara, compone una dolente elegia che ancora oggi viene letta a Praga il giorno del Kippur.

1391
La Spagna, quasi completamente riconquistata dai cristiani, è scossa da un’ondata di massacri. L’arcidiacono di Ecija Ferran Martinez, vicario dell’arcivescovo, aizza le folle contro “gli assassini di Dio”. Gli attacchi ai quartieri ebraici di Castiglia, Catalonia e Valenza causano migliaia di vittime. Gli ebrei sono posti davanti all’alternativa di convertirsi o morire.

1394
Espulsione definitiva dal regno di Francia. Gli ebrei non saranno più riammessi fino al 1789.

1399
Poznan (Polonia). Il rabbino e altri 13 membri della comunità , accusati di profanazione dell’ostia, vengono torturati e arsi sul rogo.

1411
Su istigazione del predicatore domenicano Vincenzo Ferrer viene introdotta in Spagna una severa legislazione antiebraica (Ordinanze di Valladolid). Agli ebrei sono imposti quartieri riservati, l’obbligo del segno distintivo, il divieto del taglio della barba e dei capelli, il divieto del prestito, l’esclusione dall’amministrazione e dalla quasi totalità dei mestieri, il divieto ai medici di curare pazienti cristiani e agli artigiani di vendere i loro prodotti ai cristiani

1412 – 1414
Disputa di Tortosa (Spagna). L’ebreo convertito Geronimo di Santa Fe avvia una disputa con un gruppo di rabbini aragonesi sul dogma cristiano e sulla messianicità di Gesù. La disputa, organizzata come un grande. spettacolo di pubblica conversione, dura fino al 1414 ed esercita una tale pressione sugli ebrei da scatenare fenomeni di conversione di massa.

1415
L’antipapa Benedetto XIII emana una bolla in cui riprende le disposizioni delle ordinanze di Valladolid aggiungendovi la confisca del Talmud e di tutta la letteratura rabbinica oltre all’obbligo per gli ebrei di assistere a tre sermoni l’anno.

1421
Persecuzione degli ebrei di Vienna nota come Wiener Gesera (Editto di Vienna), confisca dei loro beni e battesimo forzato dei bambini; 270 ebrei sono bruciati sul rogo. Gli ebrei sono espulsi dall’Austria.

1435
Massacri e conversioni forzate a Maiorca. La comunità ebraica scompare dall’isola

1438
Istituzione dei mellahs (ghetti) in Marocco.

1449
Alfonso di Castiglia concede alla città di Toledo il primo statuto di limpieza de sangre (purezza del sangue) che sancisce il divieto per il cristiani convertiti di accedere a cariche pubbliche.

1452 – 1453
Giovanni da Capistrano, frate francescano inquisitore, intenta in Slesia una serie di processi per omicidio rituale, con susseguenti autodafé e riesce a far abrogare i privilegi degli ebrei in Polonia. Fu uno dei predicatori del tempo che più fomentò l’odio antiebraico in Italia e nell’Europa centrale.

1462
Un provvedimento del Consiglio cittadino di Francoforte impone agli ebrei di spostarsi in un’area segregata, stabilendo così la Judengasse o ghetto. Il provvedimento adduce come motivo per l’istituzione del ghetto il fatto che molti ebrei vivono nelle immediate vicinanze della chiesa principale esercitando in tal modo un’influenza profanatrice e contaminatrice.

1473
Massacro degli ebrei convertiti a Cordoba (Spagna)

1474
Massacro degli ebrei convertiti a Segovia (Spagna)

1475
Durante l’episcopato di Giovanni Hinderbach, gli ebrei di Trento vengono accusati dell’omicidio rituale del fanciullo Simone. Il processo si conclude con nove condanne a morte e con il bando dalla città dell’intera comunità. Il pontefice invia a Trento un commissario ma la sua relazione, che prova l’infondatezza dell’accusa, viene lasciata cadere. Solo nel 1965 il processo agli ebrei del 1475 viene riconosciuto come un errore storico e il culto del “beato Simonino” viene soppresso.blood_libel_trento

1478
Nella città danubiana di Passau l’intera comunità ebraica è sottoposta all’accusa di avere profanato un’ostia. Molti vengono arsi vivi, alcuni si convertono, altri vengono espulsi.

1478
Il papa Sisto IV, su richiesta di Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia, istituisce l’Inquisizione spagnola. Lo scopo è quello di accelerare il processo di unificazione nazionale, eliminando le minoranze ebraiche e arabe considerate estranee al nuovo corpo nazionale cristiano.

1483
Il frate domenicano Tomas de Torquemada, confessore di Isabella, è nominato Inquisitore generale

1483
Espulsione degli ebrei da Varsavia.

1490 – 1491
Accusa di omicidio rituale a La Guardia (Spagna): un converso confessa sotto tortura di essere implicato nell’omicidio rituale di un bambino che, pur non essendo mai esistito, diviene noto e venerato come Santo Nino della Guardia. Il processo si conclude con un solenne auto da fé. Il caso alimenta l’idea di un complotto tra conversos ed ebrei.

1492 – 1493
Espulsione degli ebrei dalla Sicilia e dalla Sardegna, possedimenti della corona d’Aragona

1492
In Spagna il giudaismo viene dichiarato illegale e gli ebrei non convertiti vengono espulsi dal paese e si rifugiano soprattutto in Portogallo e in Navarra. In una Spagna senza ebrei permane l’ossessione del giudaismo che si riflette negli statuti di limpieza de sangre volti ad impedire ai nuovi cristiani convertiti di accedere a cariche pubbliche, ordini religiosi e corporazioni.spanish_inquisition

1495
Carlo VIII di Francia occupa il Regno di Napoli e confisca i beni degli ebrei, molti dei quali erano esuli dalla Spagna. Gli ebrei saranno nuovamente espulsi da Napoli nel 1510 e nel 1541. Saranno riammessi solo nel 1735.

1495
Espulsione degli ebrei dalla Lituania. Saranno riammessi nel 1503.

1496 – 1497
Decreto di espulsione degli ebrei dal Portogallo. L’espulsione viene di fatto trasformata in conversione forzata.

1498
La crescente influenza spagnola spinge i sovrani di Navarra a decretare l’espulsione degli ebrei. L’alternativa tra conversione o esilio è però puramente retorica perché gli esuli avrebbero dovuto attraversare i territori confinanti, sottoposti ai Re Cattolici. Alla maggior parte degli ebrei navarresi non rimane altro che la conversione.